POESIE   UNA BARA E UNA MEDAGLIA    DIARIO

 
Papā, non sei tornato;
m'hanno dato di te, solo una bara,
m'appuntano sul petto una medaglia,
non i tuoi giochi, non i tuoi abbracci,
nč la tua voce ed i tuoi caldi baci.
Sono giochi da grandi, Papā!
Ma io... io non li comprendo!
 
Figlio, non sei tornato;
m'hanno dato di te, solo una bara,
m'appuntano sul petto una medaglia,
non pių futuro da inventare insieme,
nč pių godrai del mondo che ti lascio.
Sono giochi da grandi, Figlio!
Ma io... io non li comprendo!
 
Amore mio perduto;
m'hanno dato di te, solo una bara,
m'appuntano sul petto una medaglia,
non pių passione o tenerezza ancora,
solo il tormento della tua agonia.
Sono giochi da grandi, Amore mio!
Ma io... io non li comprendo!
 
Figli della vostra madre, padri dei vostri figli, compagni, sposi, amori che avete lasciato la vostra vita in un luogo lontano, in un ruolo demandatovi da altri, lontani che, lontano, hanno deciso.
In un attimo il boato del terrore ha spezzato le vostre vite. Rispetto il vostro sacrificio, ma non lo condivido. In quella terra non volevo che andaste. E come me tanti altri non volevano. Ora che siete morti, provo un incredibile dolore, ed un rimorso non mio, ma che sarā condiviso da me  per non aver fatto o detto di pių per evitare che andaste. Ed oggi piango di fronte alle vostre foto...

Marco Gavotti (Roma), 14/11/'03
(Associazione Culturaitalia: www.culturaitalia.com)