MISSIONE DI SUIHARI -
DIOCESI DI DINAJPUR
PONTIFICIO ISTITUTO
MISSIONI ESTERE
( P.
QUIRICO MARTINELLI
)
CENTRO
DI FORMAZIONE
PER RAGAZZE
E DONNE
DELLE MINORANZE
ETNICHE
SANTAL,
ORAO, MAHALI, KOTTRIO
Formazione
scolastica, professionale, artigianale, alfabetizzazione.
Centro di accoglienza e sostegno per ragazze e donne in situazioni difficili.
Promozione cooperative e banche rurali.
LOCALITÀ:
MISSIONE DI SUIHARI
DISTRETTO: DINAJPUR
DIOCESI: DINAJPUR
PAESE:
BANGLADESH
1.1 ORGANIZZAZIONE
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Missione di Suihari, distretto di Dinajpur, Bangladesh.
La Missione di Suihari è stata fondata dai padri del PIME nel 1965.
Situata alla periferia della città di Dinajpur, sede del vescovo della diocesi omonima, nella parte Nord del Bangladesh, si estende nella zona rurale circostante fino a 70 Km. di distanza, comprendendo nel suo raggio di azione 68 villaggi, abitati in maggioranza da tribali di diverse etnie (Santal, Orao, Mahali, Kottrio). Alla periferia della città di Dinajpur ci sono anche gruppi di cristiani bengalesi, non tribali, venuti dalla zona di Dhaka. La popolazione complessiva della zona, compresi i mussulmani e gli indù, potrebbe essere superiore ai 15 milioni. Le cifre sono sempre molto relative perché in Bangladesh non esiste l’anagrafe.
L’attività della Missione è:
- di tipo religioso: formazione dei cristiani e preparazione dei catecumeni al battesimo con visite ai villaggi sparsi nella zona rurale;
- di tipo educativo: scuolette nei villaggi e scuola centrale in missione con l’ostello per ragazzi e ragazze e Centro di Formazione Professionale;
- di tipo sociale: assistenza sanitaria, assistenza legale, Cooperative di Credito.
1.2 SITUAZIONE LOCALE
Vista la zona geografica in cui opera la Missione di Suihari, di cui si è detto sopra, alla periferia della città di Dinajpur e in una vasta zona rurale circostante, il contesto tribale è caratterizzato dalla precarietà economica (braccianti senza terra propria, lavoro stagionale) e dalla mancanza di strutture educative e sociali nei villaggi (scuole). Questo è visibile specialmente per le ragazze: minore scolarizzazione (se la scuola è lontana dal villaggio, le ragazze non ci vanno) e poca assistenza sanitaria e formativa.
Infine, essendo i tribali una piccola minoranza di religione animista (la gran parte), indù o cristiana (in piccola parte), sono anche discriminati e talvolta oppressi dalla maggioranza della popolazione mussulmana. A questo riguardo la Diocesi ha anche un Centro di Assistenza Legale.
Da notare che il nostro lavoro sociale è rivolto a tutti, cristiani, indù, mussulmani e animisti. Le nostre scuole e i nostri dispensari sono aperti a tutti, anzi sono molto apprezzati e ricercati, perché forniscono un servizio migliore di quello delle strutture governative. Il lavoro strettamente religioso e formativo però è limitato ai tribali, come pure il convitto e il Centro di Formazione per le ragazze.
1.3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto è nato dopo la recente acquisizione (con il contributo del PIME) di un nuovo terreno vicino alla nostra scuola elementare. Il progetto prevede la ristrutturazione del vecchio centro, costruito più di 40 anni fa e la costruzione di un nuovo complesso edilizio che ospiterà sia le ragazze del convitto della scuola elementare, sia quelle del Centro di Formazione Professionale. Nel vecchio Centro ristrutturato invece, avranno posto le strutture per gli incontri formativi per le donne dei villaggi. La realizzazione del Progetto è prevista in tre anni.
Il Centro di Formazione Educativa e Professionale (con 50 ragazze) è molto prezioso perché ospita le ragazze in età da matrimonio e quindi offre loro la possibilità di imparare l’economia domestica, e di una preparazione professionale ed educazione pratica, anche sanitaria e scolastica (per le ragazze analfabete: ce ne sono parecchie) prima di formarsi una famiglia. Il Centro offre anche rifugio e assistenza alle ragazze in difficoltà o in pericolo (matrimoni forzati, fughe da casa, vittime di abusi).
1.4 AREE DI INTERVENTO
Il Centro prevede tre aree di intervento specifico:
a. Corsi di preparazione al Matrimonio (obbligatori per i cristiani) della durata di una settimana, con residenza nel Centro.
b. Corsi Formativi dai tre ai cinque giorni, nei periodi di stasi dell’agricoltura, per l’istruzione sanitaria, sviluppo sociale, formazione delle Cooperative e banche rurali.
c. Accoglienza e assistenza (a tempo indeterminato) delle ragazze e delle donne in particolari difficoltà o disagio, per fughe da casa, matrimoni forzati e vittime di abusi.