La missione dei
"mucchietti"!
Seduta per terra, la donna
fruga nel "mucchio" di riso davanti a sé.
Pazientemente tira fuori uno per uno sassolini, legnetti, formiche
e altri oggetti non identificati.
Per distrarsi, li raccoglie in "mucchietti"…
La mia "missione" è anche un po’ così: Dhaka è il
"mucchio" di riso, e io cerco.
Che cosa?
P.
Franco Cagnasso
("Missionari
del Pime", Gennaio 2009)
Arriva, quasi di soppiatto:
"Ho faticato a trovare la Chiesa. Voglio sposarmi presto". Si
intravede che è questione di pochi mesi… Filippina, lavora fuori città, in
una delle immense aree dove enormi fabbriche di abiti e maglie crescono
squallide. "E lui?". "È cinese, solo e smarrito come me".
"Cattolico?". "Non aveva mai sentito parlare di Dio, è pronto a
fare tutto quello che voglio". Li incontro insieme, lui è tutto un
sorriso, capisce pochissimo inglese. Spiego. Quando non afferra, lei ripete o
ricorre al traduttore "elettronico" tascabile. Altri incontri,
"dispensa", matrimonio, e… scompaiono di nuovo. Si ripresentano per
battezzare il bambino. Lui è sempre sorridente, bisogna ancora usare il
"computer", ma qualche progresso c’è stato.
Primo "mucchietto": gli stranieri in Dhaka,
provenienti dai quattro angoli del mondo. Non hanno problemi economici, ma di
solitudine, adattamento, rapporti familiari. Quando trovano una Chiesa la
considerano come un’oasi dove gustare un po’ di ombra, acqua fresca,
amicizia.
Leggo il suo nome sul "portatile" che squilla e vado in
"fibrillazione". Non rispondo. Richiama. Niente. Richiama tre,
quattro, cinque volte. "Pronto, Dottor Hassan, come sta?".
"Benissimo, grazie ad ‘Allah’ onnipotente e alle sue preghiere. Ho
voglia di vedere la sua faccia sorridente, carissimo amico". Già, mi ha
chiamato "carissimo amico" ancor prima di vedermi, nominandomi erede
della sua amicizia con altri Missionari. Parla per 25 minuti, dicendo di tutto e
di più. Siamo in Settembre, insiste che devo assolutamente andare con lui, la
mattina di Natale, a presentare gli auguri a Suor Mary, ex Direttrice della
scuola dove ha studiato sua figlia. Ha conosciuto i cristiani da ragazzo e ora
vuol tenere i contatti. Pasticcione, noioso, ma onesto e devotissimo. Convinto
che io segua la sua stessa pratica, mi ripete sempre: "Mi raccomando, sia
fedele alla preghiera di mezzanotte, la più gradita a Dio!". E io che a
mezzanotte dormo come un ghiro…
Secondo "mucchietto": i "battitori" liberi di ogni
religione, nazionalità e lingua, che hanno voglia di sentire qualcosa di
diverso, di assistere a un altro modo di pregare, di trovare appoggio nelle loro
posizioni religiose aperte. Qualcuno è "fuori di testa", ma bisogna
ascoltare pure lui, o lei. Anche se mi mandano in bestia quando arrivano all’improvviso
e non se ne vanno più. Dopo tutto suonano una musica un po’ insolita, sono
interessanti, a volte mi diverto pure.
Rekha è un "chiodino", un bimbo smunto in braccio, il vestito di
cotone leggero è pulito, ma reclama qualche chilo in più. Partecipa alla
Messa, poi mi cerca. "Sono musulmana, mio marito è cristiano. Ha un
diploma, ma fa il bracciante perché le famiglie ci hanno cacciato quando ci
siamo innamorati. Con fatica tiriamo avanti, ma ora occorrono medicine per il
bimbo". Hanno cercato rifugio in un angolo degradato della
"metropoli", scomparendo nel "mucchio". Dopo un mese si
ripresenta con il suo Ashish. Sembra un ragazzino, i due figli la sua fotocopia.
Iniziano a frequentare. Un giorno mi chiama da parte: "Tutti pensavano che
Ashish volesse farsi musulmano. Invece sono io che voglio farmi cristiana - mi
ha spiegato - . Conosco le preghiere, mi piace la Messa e tutto il resto".
Un Seminarista insegna il "catechismo" a tutti e quattro e li
accompagna a sentire la Chiesa come casa loro. Pian piano, anche le famiglie li
stanno accettando.
Terzo "mucchietto": i matrimoni "interreligiosi". Buddhista
thailandese lei, cattolico spagnolo lui; lui musulmano bengalese, lei cattolica
degli Stati Uniti; lei cattolica dello Sri Lanka, lui musulmano, se n’è
andato e ora lei "annaspa" per mantenere i due figli, senza conoscere
né bengalese né inglese… Ce ne sono di tutti i tipi. Dialogo "interreligioso" nella vita di tutti i giorni, contatti discreti per sostenerli
nella convivenza spesso non facile, amicizie nuove.
Ci sarebbero altri "mucchietti", ma non c’è più spazio per
scriverne.