RACCONTI   LA CROSTATA DI SAN VALENTINO   DIARIO

( di Sandra Cervone )

Era il 1994. Non potevo camminare a causa di una brutta distorsione e della doccia gessata e passavo le giornate seduta al divano a guardare un video con le canzoni di Mina registrato da una trasmissione di Paolo Limiti. Ascoltavo, guardavo e... piangevo. Anche il giorno di San Valentino. Il mio "lui" era lontano. Da giorni non potevamo vederci e non mi veniva neppure a trovare (infatti di lì a poco ci saremmo definitivamente lasciati!). Mio padre, discretissimo, non chiedeva nulla. Ma, evidentemente, era seriamente preoccupato per me.

Quella sera, però, tornò a casa con una... crostata di marmellata di fragole e more.

Non disse nulla. La poggiò sul tavolo della cucina, ancora incartata. Ma neppure mi incuriosii.

Per l'ennesima volta ascoltavo Mina e le lacrime rigavano il mio viso. Vicino a me una cara amica che mi teneva compagnia "sopportando" la mia tristezza. Qualsiasi discorso prendeva, io ero assente e rispondevo per "dovere".

Dopo cena, però, mio padre, sorridendo, s'affacciò alla porta della nostra stanza e disse: "C'è la crostata! Non l'hai vista? L'avevo comprata per San Valentino!".

La mia amica mi guardò e scoppiammo a ridere. Lui ce la servì nei tovagliolini di carta dicendo ancora: "Bisogna sempre festeggiare! Me ne son preso una fetta anch'io!".

Iniziammo a mangiare tutti e tre assieme. Poi, d'improvviso, il clima mutò perché la dolcezza della crostata aveva fatto... il "miracolo"! Io e la mia amica trascorremmo la serata parlando e ridendo come matte. Mio padre (che era rimasto vedovo dal 1988!) se ne andò a letto coi suoi volumi di storia di Gaeta. La vera solitudine era la sua... ma non se ne disperava.

Solo oggi, a distanza di tanti anni, comprendo tutta la tenerezza del suo gesto! Non sopportava ch'io piangessi nel giorno "dell'amore" per un uomo, poi, che neppure lo meritava...

Anche oggi sono sola e non c'è neppure più mio padre. Ma non piangerò. Perché nel ricordo improvviso e ancora struggente di quel giorno s'è insinuata pian piano tutta la dolcezza d'un dono davvero gratuito. D'amore vero! Croccante e buono come quella crostata...