RACCONTI

Da "LETTERE DELLO SCOIATTOLO ALLA FORMICA"
di Toon Tellegen

AMICO SCRITTOIO

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Una strana lettera...

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Un giorno d’inverno lo scoiattolo scrisse una lettera alla formica:
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Carissima formica
formica formica formica formica formica
formica formica formica formica
carissima formica
formica formica formica formica
carissima formica
carissima formica
formica.
Lo scoiattolo
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Era una lettera strana, e lo scoiattolo non sapeva neanche perché l’avesse scritta. Siccome faceva freddo le infilò un cappottino, le mise in testa un berretto di lana, le spiegò dove andare e le aprì la porta.
La lettera uscì con prudenza, scese lungo il tronco del pioppo, s’incamminò tra la neve e bussò, tic tic, alla finestra della formica.
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"Chi è?", domandò la formica.
"La lettera", rispose la lettera
"La lettera?", si stupì la formica, e aprì la porta.
"Sono per lei", disse la lettera con una piccola riverenza, togliendosi il berretto di lana.
La formica la esaminò da tutti i lati, poi l’aprì con cautela.
"Adesso ti leggo", disse
"D’accordo", disse la lettera.
Quando ebbe finito di leggerla, la formica si sfregò soddisfatta le zampette e disse: "Siedi, lettera, siedi. Cosa posso offrirti?".
"Mah…", disse esitando la lettera "Non saprei…"
"Qualcosa di dolce?", insisté la formica.
"D’accordo!", disse la lettera, frusciando di contentezza.
La formica prese la penna e scrisse qualcosa di dolce in cima alla lettera e, dopo averci pensato un po’, anche qualcosa di caldo in fondo alla lettera. Per sé prese del miele.
La lettera crepitò e arricciò gli angoli dal gran piacere.
Stettero ancora a lungo sedute insieme. Di tanto in tanto la formica si alzava e scriveva qualcosa ai lati della lettera.
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All’imbrunire la lettera si congedò. Nevicava. La lettera tornò lentamente al pioppo nella neve alta, si arrampicò fino alla cima e si infilò sotto la porta dello scoiattolo.
"Ah", disse lo scoiattolo. "Eccoti di ritorno!".
"Sì", disse la lettera, e mentre lo scoiattolo stava chino su di lei, gli raccontò cosa aveva fatto a casa della formica, e infine che cosa la formica pensava di lui, lo scoiattolo.
"E poi?", chiese lo scoiattolo
"Leggi", disse la lettera.
Lo scoiattolo la lesse, e quando ebbe finito di leggerla, le chiese se gli permetteva di metterla sotto il suo guanciale.
"D’accordo", disse la lettera.
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Fuori infuriava la tempesta, la casa dello scoiattolo scricchiolava, i fiocchi di neve cadevano sempre più fitti e il mondo diventava sempre più bianco.
Ma lo scoiattolo e la lettera non lo sapevano. Dormivano sognando parole di inchiostro dolce.