Labirinto!? ... È il percorso della vita, di ogni giorno. Non per confondere ma per ricordarci che c'è un percorso, anche nella confusione dei nostri giorni. C'è la via che conduce al centro della vita. Il racconto è la parabola della nostra ricerca la testimonianza della nostra scoperta. |
UNO STRANO VINO |
Tradizione Giapponese, dall' "Honteu Ngiusci Cau" |
dono di Manuela |
Karasuki e Mikaia si sposarono in tarda età e con grande loro gioia e sorpresa ebbero un figlio. Lo allevarono con tutto l'amore e la cura possibile e, pur essendo molto poveri, lo mandarono alla scuola di un saggio perché crescesse anche nello spirito. Il ragazzo, tornato a casa, aveva un unico desiderio: sdebitarsi in qualche modo con i suoi genitori. - Che potrei mai fare - chiese loro - di realmente gradito per voi? - Niente ci è più caro della tua stessa presenza - risposero i vecchi. - Se però vuoi proprio farci un regalo, procuraci un po' di vino. Ne siamo golosi, e son tanti anni che non ne beviamo un goccio... Il ragazzo non aveva un soldo. Un giorno, mentre andava nel bosco a far legna, attinse con le mani l'acqua che precipitava da un'enorme cascata e ne bevve: gli parve avesse il sapore del vino più dolce e schietto. Ne riempì un orcio che aveva con sé e tornò in fretta a casa. - Ecco il mio regalo - disse ai genitori. - Un orcio di vino per voi. I genitori assaggiarono l'acqua e, pur non sentendo altro gusto che quello dell'acqua, gli sorrisero e lo ringraziarono molto. - La prossima settimana ve ne porterò un altro orcio - disse il figlio. E così fece per molte settimane di seguito. Karasuki a Mikaia stettero al gioco: bevevano l'acqua con grande entusiasmo ed erano felici di vedere il riso fiorire sul volto del figlio. Avvenne così un fatto: i loro acciacchi scomparvero e le loro rughe si appianarono, quasi quell'acqua avesse qualcosa di miracoloso. E in realtà era così: che cosa rende più giovani i genitori se non il gioire del dono di un figlio, qualunque esso sia?
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