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CARITAS IN VERITATE

DEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI
AI VESCOVI AI PRESBITERI E AI DIACONI
ALLE PERSONE CONSACRATE AI FEDELI LAICI
E A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ
SULLO SVILUPPO UMANO INTEGRALE
NELLA CARITÀ E NELLA VERITÀ

INTRODUZIONE

CAPITOLO PRIMO IL MESSAGGIO DELLA POPULORUM PROGRESSIO
CAPITOLO SECONDO LO SVILUPPO UMANO NEL NOSTRO TEMPO
CAPITOLO TERZO FRATERNITÀ, SVILUPPO ECONOMICO E SOCIETÀ CIVILE
CAPITOLO QUARTO SVILUPPO DEI POPOLI, DIRITTI E DOVERI, AMBIENTE
CAPITOLO QUINTO LA COLLABORAZIONE DELLA FAMIGLIA UMANA
CAPITOLO SESTO LO SVILUPPO DEI POPOLI E LA TECNICA

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CONCLUSIONE

(Audio) 78. Senza Dio l'uomo non sa dove andare e non riesce nemmeno a comprendere chi egli sia. Di fronte agli enormi problemi dello sviluppo dei popoli che quasi ci spingono allo sconforto e alla resa, ci viene in aiuto la parola del Signore Gesù Cristo che ci fa consapevoli: « Senza di me non potete far nulla » (Gv 15,5) e c'incoraggia: « Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo » (Mt 28,20). Di fronte alla vastità del lavoro da compiere, siamo sostenuti dalla fede nella presenza di Dio accanto a coloro che si uniscono nel suo nome e lavorano per la giustizia. Paolo VI ci ha ricordato nella Populorum progressio che l'uomo non è in grado di gestire da solo il proprio progresso, perché non può fondare da sé un vero umanesimo. Solo se pensiamo di essere chiamati in quanto singoli e in quanto comunità a far parte della famiglia di Dio come suoi figli, saremo anche capaci di produrre un nuovo pensiero e di esprimere nuove energie a servizio di un vero umanesimo integrale. La maggiore forza a servizio dello sviluppo è quindi un umanesimo cristiano [157], che ravvivi la carità e si faccia guidare dalla verità, accogliendo l'una e l'altra come dono permanente di Dio. La disponibilità verso Dio apre alla disponibilità verso i fratelli e verso una vita intesa come compito solidale e gioioso. Al contrario, la chiusura ideologica a Dio e l'ateismo dell'indifferenza, che dimenticano il Creatore e rischiano di dimenticare anche i valori umani, si presentano oggi tra i maggiori ostacoli allo sviluppo. L'umanesimo che esclude Dio è un umanesimo disumano. Solo un umanesimo aperto all'Assoluto può guidarci nella promozione e realizzazione di forme di vita sociale e civile — nell'ambito delle strutture, delle istituzioni, della cultura, dell'ethos — salvaguardandoci dal rischio di cadere prigionieri delle mode del momento. È la consapevolezza dell'Amore indistruttibile di Dio che ci sostiene nel faticoso ed esaltante impegno per la giustizia, per lo sviluppo dei popoli, tra successi ed insuccessi, nell'incessante perseguimento di retti ordinamenti per le cose umane. L'amore di Dio ci chiama ad uscire da ciò che è limitato e non definitivo, ci dà il coraggio di operare e di proseguire nella ricerca del bene di tutti, anche se non si realizza immediatamente, anche se quello che riusciamo ad attuare, noi e le autorità politiche e gli operatori economici, è sempre meno di ciò a cui aneliamo [158]. Dio ci dà la forza di lottare e di soffrire per amore del bene comune, perché Egli è il nostro Tutto, la nostra speranza più grande.

(Audio) 79. Lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio nel gesto della preghiera, cristiani mossi dalla consapevolezza che l'amore pieno di verità, caritas in veritate, da cui procede l'autentico sviluppo, non è da noi prodotto ma ci viene donato. Perciò anche nei momenti più difficili e complessi, oltre a reagire con consapevolezza, dobbiamo soprattutto riferirci al suo amore. Lo sviluppo implica attenzione alla vita spirituale, seria considerazione delle esperienze di fiducia in Dio, di fraternità spirituale in Cristo, di affidamento alla Provvidenza e alla Misericordia divine, di amore e di perdono, di rinuncia a se stessi, di accoglienza del prossimo, di giustizia e di pace. Tutto ciò è indispensabile per trasformare i « cuori di pietra » in « cuori di carne » (Ez 36,26), così da rendere « divina » e perciò più degna dell'uomo la vita sulla terra. Tutto questo è dell'uomo, perché l'uomo è soggetto della propria esistenza; ed insieme è di Dio, perché Dio è al principio e alla fine di tutto ciò che vale e redime: « Il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio » (1 Cor 3,22-23). L'anelito del cristiano è che tutta la famiglia umana possa invocare Dio come « Padre nostro! ». Insieme al Figlio unigenito, possano tutti gli uomini imparare a pregare il Padre e a chiedere a Lui, con le parole che Gesù stesso ci ha insegnato, di saperLo santificare vivendo secondo la sua volontà, e poi di avere il pane quotidiano necessario, la comprensione e la generosità verso i debitori, di non essere messi troppo alla prova e di essere liberati dal male (cfr Mt 6,9-13).

Al termine dell'Anno Paolino mi piace esprimere questo auspicio con le parole stesse dell'Apostolo nella sua Lettera ai Romani: “La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda” (12,9-10). Che la Vergine Maria, proclamata da Paolo VI Mater Ecclesiae e onorata dal popolo cristiano come Speculum iustitiae e Regina pacis, ci protegga e ci ottenga, con la sua celeste intercessione, la forza, la speranza e la gioia necessarie per continuare a dedicarci con generosità all'impegno di realizzare lo « sviluppo di tutto l'uomo e di tutti gli uomini » [159].

Dato a Roma, presso San Pietro, il 29 Giugno,
Solennità dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, dell'anno 2009, quinto del mio Pontificato.

BENEDICTUS PP. XVI

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NOTE

[1] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio (26 marzo 1967), 22: AAS 59 (1967), 268; cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 69.
[2] Discorso per la giornata dello sviluppo (23 agosto 1968): AAS 60 (1968), 626-627.
[3] Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2002: AAS 94 (2002), 132-140.
[4] Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 26.
[5] Cfr Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in terris (11 aprile 1963): AAS 55 (1963), 268-270.
[6] Cfr n. 16: l.c., 265.
[7] Cfr ibid., 82: l.c., 297.
[8] Ibid., 42: l.c., 278.
[9] Ibid., 20: l.c., 267.
[10] Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 36; Paolo VI, Lett. ap. Octogesima adveniens (14 maggio 1971), 4: AAS 63 (1971), 403-404; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus (1º maggio 1991), 43: AAS 83 (1991), 847.
[11] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio,13: l.c., 263-264.
[12] Cfr Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, n. 76.
[13] Cfr Benedetto XVI, Discorso alla sessione inaugurale dei lavori della V Conferenza generale dell'Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi (13 maggio 2007): Insegnamenti III, 1 (2007), 854-870.
[14] Cfr nn. 3-5: l.c., 258-260.
[15] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis (30 dicembre 1987), 6-7: AAS 80 (1988), 517-519.
[16] Cfr Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 14: l.c., 264.
[17] Benedetto XVI, Lett. enc. Deus caritas est (25 dicembre 2005), 18: AAS 98 (2006), 232.
[18] Ibid., 6: l.c., 222.
[19] Cfr Benedetto XVI, Discorso alla Curia Romana per la presentazione degli auguri natalizi (22 dicembre 2005): Insegnamenti I (2005), 1023-1032.
[20] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 3: l.c., 515.
[21] Cfr ibid.,1: l.c., 513-514.
[22] Cfr ibid., 3: l.c., 515.
[23] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens (14 settembre 1981), 3: AAS 73 (1981), 583-584.
[24] Cfr Id., Lett. enc. Centesimus annus, 3: l.c., 794-796.
[25] Cfr Lett. enc. Populorum progressio, 3: l.c., 258.
[26] Cfr ibid., 34: l.c., 274.
[27] Cfr nn. 8-9: AAS 60 (1968), 485-487; Benedetto XVI, Discorso ai Partecipanti al Convegno Internazionale organizzato nel 40º anniversario dell'« Humanae vitae » (10 maggio 2008): Insegnamenti IV, 1 (2008), 753-756.
[28] Cfr Lett. enc. Evangelium vitae (25 marzo 1995), 93: AAS 87 (1995), 507-508.
[29] Ibid., 101: l.c., 516-518.
[30] N. 29: AAS 68 (1976), 25.
[31] Ibid., 31: l.c., 26.
[32] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 41: l.c., 570-572.
[33] Cfr ibid.; Id. Lett. enc. Centesimus annus, 5.54: l.c. 799. 859-860.
[34] N. 15: l.c., 265.
[35] Cfr ibid., 2: l.c., 258; Leone XIII, Lett. enc. Rerum novarum (15 maggio 1891): Leonis XIII P.M. Acta, XI, Romae 1892, 97-144; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 8: l.c., 519-520 ; Id., Lett. enc. Centesimus annus, 5: l.c., 799.
[36] Cfr Lett. enc. Populorum progressio, 2.13: l.c., 258. 263-264.
[37] Ibid., 42: l.c., 278.
[38] Ibid., 11: l.c., 262; cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 25: l.c, 822-824.
[39] Lett. enc. Populorum progressio, 15: l.c., 265.
[40] Ibid., 3: l.c., 258.
[41] Ibid., 6: l.c., 260.
[42] Ibid., 14: l.c., 264.
[43] Ibid.; cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 53-62: l.c., 859-867; Id., Lett. enc. Redemptor hominis (4 marzo 1979) 13-14: AAS 71 (1979), 282-286.
[44] Cfr Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 12: l.c., 262-263.
[45] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 22.
[46] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 13: l.c., 263-264.
[47] Cfr Benedetto XVI, Discorso ai partecipanti al IV Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa che è in Italia (19 ottobre 2006): Insegnamenti II, 2 (2006), 465-477.
[48] Cfr Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 16: l.c., 265.
[49] Ibid.
[50] Benedetto XVI, Discorso ai giovani al molo di Barangaroo: L'Osservatore Romano, 18 luglio 2008, p. 8.
[51] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 20: l.c., 267.
[52] Ibid., 66: l.c., 289-290.
[53] I bid., 21: l.c., 267-268.
[54] Cfr nn. 3.29.32: l.c., 258.272.273.
[55] Cfr Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 28: l.c., 548-550.
[56] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 9: l.c., 261-262.
[57] Cfr Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 20: l.c., 536-537.
[58] Cfr Lett. enc. Centesimus annus, 22-29: l.c., 819-830.
[59] Cfr nn. 23.33: l.c., 268-269. 273-274.
[60] Cfr l.c., 135.
[61] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 63.
[62] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 24: l.c., 821-822.
[63] Cfr Id., Lett. enc. Veritatis splendor (6 agosto 1993), 33.46.51: AAS 85 (1993), 1160.1169-1171.1174-1175; Id., Discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la celebrazione del 50º di fondazione (5 ottobre 1995), 3: Insegnamenti XVIII, 2 (1995), 732-733.
[64] Cfr Lett. enc. Populorum progressio, 47: l.c., 280-281; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 42: l.c., 572-574.
[65] Cfr Benedetto XVI, Messaggio in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2007: AAS 99 (2007), 933-935.
[66] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Evangelium vitae, 18.59.63-64: l.c., 419-421. 467-468. 472-475.
[67] Cfr Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2007, 5: Insegnamenti II, 2 (2006), 778.
[68] Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2002, 4-7.12-15: AAS 94 (2002), 134-136. 138- 140; id., Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2004, 8: AAS 96 (2004), 119; id., Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2005, 4: AAS 97 (2005), 177-178; Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2006, 9-10: AAS 98 (2006), 60-61; id., Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2007, 5.14: l.c., 778. 782-783.
[69] Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2002, 6: l.c., 135; Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2006, 9-10: l.c., 60-61.
[70] Cfr Benedetto XVI, Omelia alla Santa Messa nell'« Islinger Feld » di Regensburg (12 settembre 2006): Insegnamenti II, 2 (2006), 252-256.
[71] Cfr Id., Lett. enc. Deus caritas est, 1: l.c., 217-218.
[72] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 28: l.c., 548-550.
[73] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 19: l.c., 266-267.
[74] Ibid., 39: l.c., 276-277.
[75] Ibid., 75: l.c., 293-294.
[76] Cfr Benedetto XVI, Lett. enc. Deus caritas est, 28: l.c., 238-240.
[77] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 59: l.c., 864.
[78] Cfr Lett. enc. Populorum progressio, 40.85: l.c., 277. 298- 299.
[79] Ibid., 13: l.c., 263-264.
[80] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Fides et ratio (14 settembre 1998), 85: AAS 91 (1999), 72-73.
[81] Cfr Ibid., 83: l.c., 70-71.
[82] Benedetto XVI, Discorso all'Università di Regensburg (12 settembre 2006): Insegnamenti II, 2 (2006), 265.
[83] Cfr Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 33: l.c., 273-274.
[84] Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2000, 15: AAS 92 (2000), 366.
[85] Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 407; cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 25: l.c., 822-824.
[86] Cfr n. 17: AAS 99 (2007), 1000.
[87] Cfr ibid., 23: l.c., 1004-1005.
[88] Sant'Agostino espone in modo dettagliato questo insegnamento nel dialogo sul libero arbitrio (De libero arbitrio II 3,8 sgg.). Egli indica l'esistenza dentro l'anima umana di un « senso interno ». Questo senso consiste in un atto che si compie al di fuori delle normali funzioni della ragione, atto irriflesso e quasi istintivo, per cui la ragione, rendendosi conto della sua condizione transeunte e fallibile, ammette al di sopra di sé l'esistenza di qualcosa di eterno, assolutamente vero e certo. Il nome che sant'Agostino dà a questa verità interiore è talora quello di Dio (Confessioni X,24,35; XII,25,35; De libero arbitrio II 3,8), più spesso quello di Cristo (De magistro 11,38; Confessioni VII,18,24; XI,2,4).
[89] Benedetto XVI, Lett. enc. Deus caritas est, 3: l.c., 219.
[90] Cfr n. 49: l.c., 281.
[91] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 28: l.c., 827-828.
[92] Cfr n. 35: l.c., 836-838.
[93] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 38: l.c., 565-566.
[94] N. 44: l.c., 279.
[95] Cfr Ibid., 24: l.c., 269.
[96] Cfr Lett. enc. Centesimus annus, 36: l.c., 838-840.
[97] Cfr Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 24: l.c., 269.
[98] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 32: l.c., 832-833; Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 25: l.c., 269-270.
[99] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 24: l.c., 637-638.
[100] Ibid., 15: l.c., 616-618.
[101] Lett. enc. Populorum progressio, 27: l.c., 271.
[102] Cfr Congregazione per la Dottrina della Fede, Istruzione sulla libertà cristiana e la liberazione Libertatis conscientia (22 marzo 1987) 74: AAS 79 (1987), 587.
[103] Cfr Giovanni Paolo II, Intervista al quotidiano cattolico « La Croix », 20 agosto 1997.
[104] Giovanni Paolo II, Discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali (27 aprile 2001): Insegnamenti XXIV, 1 (2001), 800.
[105] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 17: l.c., 265-266.
[106] Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2003, 5: AAS 95 (2003), 343.
[107] Cfr ibid.
[108] Cfr Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2007, 13: l.c., 781-782.
[109] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 65: l.c., 289.
[110] Cfr ibid., 36-37: l.c., 275-276.
[111] Cfr ibid., 37: l.c., 275-276.
[112] Cfr Conc. Ecum.Vat. II, Decreto sull'apostolato dei laici Apostolicam actuositatem, 11.
[113] Cfr Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 14: l.c., 264; Giovanni Paolo II Lett. enc. Centesimus annus, 32: l.c., 832-833.
[114] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 77: l.c., 295.
[115] Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1990, 6: AAS 82 (1990), 150.
[116] Eraclito di Efeso (Efeso 535 a.C. ca. – 475 a.C. ca.), Frammento 22B124, in H. Diels-W. Kranz, Die Fragmente der Vorsokratiker, Weidmann, Berlin 19526 .
[117] Cfr Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, nn. 451- 487.
[118] Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1990, 10: l.c., 152-153.
[119] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 65: l.c., 289.
[120] Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2008, 7: AAS 100 (2008), 41.
[121] Cfr Id., Discorso ai partecipanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (18 aprile 2008): Insegnamenti IV, 1 (2008), 618- 626.
[122] Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1990, 13: l.c., 154-155.
[123] Id., Lett. enc. Centesimus annus, 36: l.c., 838-840.
[124] Ibid., 38: l.c., 840-841; cfr Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2007, 8: l.c., 779.
[125] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 41: l.c., 843-845.
[126] Cfr ibid.
[127] Cfr Id., Lett. enc. Evangelium vitae, 20: l.c., 422-424.
[128] Lett. enc. Populorum progressio, 85: l.c., 298-299.
[129] Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1998, 3: AAS 90 (1998), 150; Id., Discorso ai embri della Fondazione « Centesimus Annus » (9 maggio 1998), 2: Insegnamenti XXI, 1 (1998), 873-874; Id., Discorso alle Autorità Civili e Politiche e al Corpo Diplomatico durante l'incontro nel « Wiener Hofburg » (20 giugno 1998), 8: Insegnamenti XXI, 1 (1998), 1435-1436; Id., Messaggio al Rettore Magnifico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore nella ricorrenza annuale della giornata (5 maggio 2000), 6: Insegnamenti XXIII, 1 (2000), 759-760.
[130] Secondo San Tommaso « ratio partis contrariatur rationi personae » in III Sent. d. 5, 3, 2.; anche « Homo non ordinatur ad communitatem politicam secundum se totum et secundum omnia sua » in Summa Theologiae I-II, q. 21, a. 4, ad 3um.
[131] Cfr Conc. Ecum.Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 1.
[132] Cfr Giovanni Paolo II, Discorso ai partecipanti alla seduta pubblica delle Pontificie Accademie di Teologia e di San Tommaso d'Aquino (8 novembre 2001), 3: Insegnamenti XXIV, 2 (2001), 676-677.
[133] Cfr Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. circa l'unicità e l'universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa Dominus Jesus (6 agosto 2000), 22: AAS 92 (2000), 763-764; Id., Nota Dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica (24 novembre 2002), 8: AAS 96 (2004), 369-370.
[134] Benedetto XVI, Lett. enc. Spe salvi, 31: l.c., 1010; Id., Discorso ai partecipanti al IV Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa che è in Italia (19 ottobre 2006): l.c., 465-477.
[135] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 5: l.c., 798-800; cfr Benedetto XVI, Discorso ai partecipanti al IV Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa che è in Italia (19 ottobre 2006): l.c., 471.
[136] N. 12.
[137] Cfr Pio XI, Lett. enc. Quadragesimo anno (15 maggio 1931): AAS 23 (1931), 203; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 48: l.c., 852-854; Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1883.
[138] Cfr Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in terris: l.c., 274.
[139] Cfr Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 10.41: l.c., 262.277-278.
[140] Cfr Benedetto XVI, Discorso ai Membri della Commissione Teologica Internazionale (5 ottobre 2007): Insegnamenti III, 2 (2007), 418-421; Id., Discorso ai partecipanti al Congresso internazionale su « Legge Morale Naturale » promosso dalla Pontificia Università Lateranense (12 febbraio 2007): Insegnamenti III, 1 (2007), 209-212.
[141] Cfr Benedetto XVI, Discorso ai Presuli della Conferenza Episcopale della Thailandia in visita ad limina (16 maggio 2008): Insegnamenti IV, 1 (2008), 798-801.
[142] Cfr Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, Istruzione Erga migrantes caritas Christi (3 maggio 2004): AAS 96 (2004), 762-822.
[143] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 8: l.c., 594-598.
[144] Discorso al termine della Concelebrazione Eucaristica in occasione del Giubileo dei Lavoratori (1º maggio 2000): Insegnamenti XXIII, 1 (2000), 720.
[145] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 36: l.c., 838-840.
[146] Cfr Benedetto XVI, Discorso ai partecipanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (18 aprile 2008): l.c., 618-626.
[147] Cfr Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in terris: l.c., 293; Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, n. 441.
[148] Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 82.
[149] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 43: l.c., 574-575.
[150] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 41: l.c., 277- 278; Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 57.
[151] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 5: l.c., 586-589.
[152] Cfr Paolo VI, Lett. ap. Octogesima adveniens, 29: l.c., 420.
[153] Cfr Benedetto XVI, Discorso ai partecipanti al IV Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa che è in Italia (19 ottobre
2006): l.c., 465-477; Id., Omelia alla Santa Messa nell'« Islinger Feld » di Regensburg (12 settembre 2006): l.c., 252-256.
[154] Cfr Congregazione per la Dottrina della Fede, Istruzione su alcune questioni di bioetica Dignitas personae (8 settembre 2008): AAS 100 (2008), 858-887.
[155] Cfr Lett. enc. Populorum progressio, 3: l.c., 258.
[156] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 14.
[157] Cfr n. 42: l.c., 278.
[158] Cfr Benedetto XVI, Lett. enc. Spe salvi, 35: l.c., 1013-1014.
[159] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 42: l.c., 278.

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