Verso il Signore nella bellezza della fede
Dal Vangelo secondo Matteo
Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra
riva, finché non avesse congedato la folla. Un passaggio commovente: Gesù fa
fatica a lasciare la gente, non vuole andarsene finché non li ha salutati tutti,
così come noi facciamo fatica a lasciare la casa di amici cari dopo una cena in
cui abbiamo condiviso il pane e l'affetto.
Era stato un giorno speciale, quello, il laboratorio di un mondo nuovo: un
fervore di solidarietà, un moltiplicarsi di mani, di cuori, di cure per portare
il pane a tutti, la fame dei poveri saziata, era il suo sogno realizzato.
Ora, profumato di abbracci, desidera l'abbraccio del Padre: congedata la folla,
salì sul monte, in disparte, a pregare, a condividere con lui la sua gioia: sì,
Padre, si può! Portare il tuo regno sulla terra si può! Un colloquio festoso, un
abbraccio che dura fino quasi all'alba. Ora sente il desiderio di tornare dai
suoi. Di abbraccio in abbraccio: così si muoveva Gesù.
Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare... Pietro
allora gli disse: Signore se sei tu, comandami di venire verso di te sulle
acque. Ed egli gli disse: Vieni!
Se sei figlio di Dio... notiamo che pronuncia le stesse parole del tentatore nel
deserto: se sei figlio di Dio, buttati e verranno gli angeli. Se vuoi fare il
Messia devi essere potente, conquistare gli uomini con i miracoli, dimenticare
la follia della croce.
Pietro nella sua richiesta, coraggiosa e scriteriata insieme, domanda due cose:
una giusta e una sbagliata. Comanda che io venga verso di te, richiesta bella,
perfetta: andare verso Dio! Ma poi sbaglia chiedendo di andarci camminando sulle
acque. A che cosa serve questa esibizione di potenza fine a se stessa, clamorosa
ma sterile, questo intervento divino che non ha come scopo il bene delle
persone? Che è all'opposto di ciò che si era verificato la sera prima, con i
pani e i pesci? E infatti è un miracolo che fallisce, che non va a buon fine, e
Simone inizia ad affondare. Pietro si rivela uomo di poca fede non quando è
travolto dalla paura delle onde, del vento e della notte, ma prima, quando
chiede questo genere di segni per il suo cammino di fede.
Pietro tu andrai verso il Signore, ma non camminando sul luccichio illusorio di
acque miracolose, bensì sulla strada polverosa del buon samaritano; andrai verso
Gesù, ma prolungando il suo modo di vivere, di accogliere, di inventare strade
che conducano al cuore dell'uomo. Pietro, emblema di tutti i credenti, imparerà
a camminare verso un mondo nuovo contando non sulla forza di imprevedibili
miracoli ma sulla forza prodigiosa di un amore quotidiano che non si arrende,
sulla bellezza di una fede nuda.