II Domenica di Avvento - Anno B
La buona notizia: Dio viene e profuma di vita la vita
Dal Vangelo secondo Marco
1Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. 2Come
sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
3Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del
Signore, raddrizzate i suoi sentieri», 4vi fu Giovanni, che
battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono
dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea
e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume
Giordano, confessando i loro peccati.
6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di
pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico.
7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me:
io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io
vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Parola del Signore
Lode a Te o Cristo
Due voci parlano del venire
di Dio. Isaia, voce del cuore: Viene il Signore con potenza. Ma subito
specifica: con la potenza della tenerezza, tiene sul petto i piccoli agnelli e
conduce pian piano le pecore madri. Tenerezza di Dio, potenza possibile ad ogni
uomo.
Giovanni delle acque e del sole: Viene uno dopo di me ed è il più forte. Lui ci
battezzerà, ci immergerà nel turbine santo di Dio.
I due profeti usano lo stesso verbo, in un eterno presente: Dio viene,
viaggiatore dei secoli e dei cuori, viene come seme che diventa albero, come
lievito che solleva la pasta, come profumo di vita per la vita (2 Cor 2,16). C'è
chi sa vedere i cieli riflessi in una goccia di rugiada, il profeta vede il
cammino di Dio nella polvere delle nostre strade. Dio si avvicina, nel tempo e
nello spazio, dentro le cose di tutti i giorni, alla porta della tua casa, ad
ogni tuo risveglio.
Prima parola della prima riga di Marco: Inizio del vangelo di Gesù. Si può
allora iniziare di nuovo, anche da là dove la vita si è arrestata, si può
ripartire e aprire futuro. Ma come trovarne la forza?
Inizio di una bella notizia... da qui, solo a partire da una buona notizia si
può ricominciare a vivere, a progettare, a stringere legami, e mai partendo da
amarezze, da sbagli, dal male che assedia. E se qualcosa di cattivo o doloroso è
accaduto, buona notizia diventa il perdono, che lava via gli angoli più oscuri
del cuore.
Inizio di una bella notizia che è Gesù. Lui, mani impigliate nel folto della
vita, racconto della tenerezza di Dio, annuncio che è possibile, per tutti,
vivere meglio e che il vangelo ne possiede la chiave. Il futuro buono è Dio
sempre più vicino, vicino come il respiro, vicino come il cuore, profumo di
vita.
Viene dopo di me uno più forte di me. Gesù è il più forte perché l'unico che
parla al cuore, si rivolge al centro dell'umano (parlate al cuore di
Gerusalemme, ditele che è finita la notte, Isaia 40, 1-2). Tutte le altre sono
voci che vengono da fuori, la sua è l'unica che suona in mezzo all'anima. Perché
ciò che conta è soltanto il fondo del cuore dell'uomo. E ciò che è vero nel
cuore fa saltare tutto un mondo di scuse e di pretesti, di conformismi e di
apparenze.
Viene colui che è più forte, il Regno di Dio non è stato sopraffatto da altri
regni: l'economia, il mercato, il denaro. Il mondo è più vicino a Dio oggi di
ieri. Lo attestano la crescita della consapevolezza e della libertà, il fiorire
del femminile, il rispetto e la cura per i disabili, l'amore per l'ambiente...
La buona notizia è una storia gravida di futuro buono per il mondo, perché Dio è
sempre più vicino, vicino come un abbraccio. E profuma di vita la vita.