Dal Vangelo secondo Matteo
Dal deserto di pietre al monte di luce. Dalle tentazioni alla trasfigurazione.
Il cammino di Cristo è quello di ogni discepolo, cammino ascendente e liberante:
dal buio delle tentazioni attraversato fino alla luce di Dio. Cos’è la luce di
Dio? È energia e bellezza. Per il corpo: sostiene la nostra vita biologica. Per
la mente: sapienza che fa vedere e capire. Per il cuore, che rende capaci di
amare bene.
E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue
vesti divennero candide come la luce. Come il sole, come la luce. Quante
volte nella Bibbia, nei salmi, Dio sorge glorioso come un sole: il sole chiama
alla vita, a fiorire a maturare a dare frutto. Accende la bellezza dei colori e
degli occhi. Come la pianta che cattura la luce del sole e la trasforma in vita,
così noi, fili d’erba davanti a Dio, possiamo imbeverci, intriderci della sua
luce e tradurla in calore umano, in gioia, in sapienza.
Gesù ha un volto di sole, perché ha un sole interiore, per dirci che Dio
ha un cuore di luce. Ma quel volto di sole è anche il volto dell’uomo: ognuno ha
dentro di sé un tesoro di luce, un sole interiore, che è la nostra immagine e
somiglianza con Dio. La vita spirituale altro non è che la gioia e la fatica di
liberare tutta la luce sepolta in noi.
Signore, Pietro prende la parola, che bello essere qui! Restiamo quassù insieme.
L’entusiasmo di Pietro, la sua esclamazione stupita: che bello! Ci fanno capire
che la fede per essere forte e viva deve discendere da uno stupore, da un
innamoramento, da un «che bello!» gridato a pieno cuore. Come Pietro sul monte:
è bello con te, Signore!
Questo Vangelo è per dirci che la Quaresima più che un tempo di lutto e
penitenza, è un girarsi verso la bellezza e la luce. Acquisire fede significa
acquisire bellezza del vivere, acquisire che è bello amare, abbracciare, dare
alla luce, esplorare, lavorare, seminare, ripartire perché la vita ha senso, va
verso un esito buono, qui e nell’eternità. San Paolo scrive a Timoteo una frase
bellissima: Cristo è venuto ed ha fatto risplendere la vita . Non solo il
suo volto, non solo le sue vesti sul Tabor, non solo i nostri sogni. Ma la vita,
qui, adesso, di tutti. Ha riacceso la fiamma delle cose. Ha messo nelle vene del
mondo frantumi di stelle. Ha dato splendore e bellezza all’esistenza. Ha dato
sogni e canzoni bellissime al nostro andare di uomini e donne.
Basterebbe ripetere senza stancarci: ha fatto risplendere la vita, per
ritrovare la verità e la gioia di credere in questo Dio.
Allora tutto il creato si fa trasparente e il divino traspare nel fondo di
ogni essere ( Teilhard de Chardin) e gronda di luce ogni volto di uomo
( Turoldo).