II Domenica di Quaresima Anno C
(Letture: Genesi 15, 5-12. 1718; Salmo 26; Filippesi 3,
174,1; Luca 9, 28-36)
Commento di Ermes Ronchi
Chi ascolta Gesù viene
trasformato
(Audio)
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, prese con sé Pietro, Giovanni e
Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò
d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco due uomini
parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano
della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e
videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello
per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per
Elia». Egli non sapeva quel che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e
li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una
voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo». Appena la
voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a
nessuno ciò che avevano visto.
La trasfigurazione è la
festa del volto bello di Cristo. Il volto è la grafia dell’anima, la
scrittura del cuore: Dio ha un cuore di luce.
Il volto di Gesù è il volto alto dell’uomo. Noi tutti siamo come un’icona
incompiuta, dipinta però su di un fondo d’oro, luminoso e prezioso che è il
nostro essere creati a immagine e somiglianza di Dio. L’intera vita altro non
è che la gioia e la fatica di liberare tutta la luce e la bellezza che Dio ha
deposto in noi: «il divino traspare dal fondo di ogni essere » ( Teilhard de
Chardin). Il volto del Tabor trasmette bellezza: è bello stare qui , altrove
siamo sempre di passaggio, qui possiamo sostare, come fossimo finalmente a casa.
È bello stare qui, su questa terra che è gravida di luce, dentro questa
umanità che si va trasfigurando. È bello essere uomini: voi siete luce non
colpa, siete di Dio non della tenebra.
La Trasfigurazione inizia già in questa vita (conosciamo tutti delle
persone luminose, volti di anziani bellissimi, nelle cui rughe si è come
impigliato un sole) e il Vangelo indica alcune strade: – la prima strada è la
preghiera ( e mentre pregava il suo volto cambiò di aspetto) che rende più limpido il volto, ti rende più te stesso, perché ti mette
in contatto con quella parte di divino che compone la tua identità umana; –
è necessario poi conquistare lo sguardo di Gesù che in Simone vede la roccia,
nella donna dei 7 demoni vede la discepola, in Zaccheo vede il generoso...;
allenare cioè gli occhi a vedere la luce delle cose e delle persone, non le
ombre o il negativo. Se ti guardo cercando le tue ombre, io già ti condanno. Io
devo confermare l’altro che ha luce in sé, allora lui camminerà avanti; –
terza strada è nel verbo che è il vertice conclusivo del racconto: ascoltatelo
. Chi ascolta Gesù, diventa come lui. Ascoltarlo significa essere trasformati.
Il salmo 66 augura: Il Signore ti benedica con la luce del suo volto.
La benedizione di Dio non é ricchezza, salute o fortuna, ma semplicemente
la luce: luce interiore, luce per camminare e scegliere, luce da gustare.
Dio ti benedice ponendoti accanto persone dal volto e dal cuore di luce,
che hanno il coraggio di essere ingenuamente luminosi nello sguardo, nel
giudizio, nel sorriso. Dio benedice con persone cui poter dire, come Pietro sul
monte: è bello essere con te!
Mi basta questo per sapere che Dio c’è, che Dio è luce.
E il tuo cuore ti dirà che tu sei fatto per la luce.