Amare, «l'unico» comandamento
(Audio)
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, 34i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso
la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, 35un
dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36«Maestro,
nella Legge, qual è il grande comandamento?».
37Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo
cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 38Questo
è il grande e primo comandamento.
39Il secondo poi è simile a quello: "Amerai il tuo prossimo
come te stesso". 40Da questi due comandamenti dipendono tutta
la Legge e i Profeti».
Parola del Signore
Lode a Te o Cristo
Qual è il grande comandamento?
Gesù risponde indicando qualcosa che sta al centro dell'uomo: tu amerai. Lui sa
che la creatura ha bisogno di molto amore per vivere bene. E offre il suo
Vangelo come via per la pienezza e la felicità di questa vita. Amerai Dio con
tutto, con tutto, con tutto. Per tre volte Gesù ripete che l'unica misura
dell'amore è amare senza misura.
Ama Dio con tutto il cuore: totalità non significa esclusività. Ama Dio senza
mezze misure, e vedrai che resta del cuore, anzi cresce, per amare i tuoi
familiari, gli amici, te stesso. Dio non è geloso, non ruba il cuore: lo
moltiplica.
Ama con tutta la mente. L'amore rende intelligenti, fa capire prima, andare più
a fondo e più lontano.
Ama con tutte le forze. L'amore rende forti, capaci di affrontare qualsiasi
ostacolo e fatica. Da dove cominciare? Dal lasciarsi amare da Lui, che entra,
dilata, allarga le pareti di questo piccolo vaso che sono io. Noi siamo degli
amati che diventano amanti.
Domandano a Gesù qual è il comandamento grande e Lui invece di un comandamento ne elenca due: amerai Dio, amerai il prossimo.
Gesù non aggiunge nulla di nuovo: il primo e il secondo comandamento sono già scritti nella Bibbia. Eppure dirà che il suo è un comando nuovo. Dove sta la novità? Sta nel fatto che le due parole fanno insieme una sola parola, l'unico comandamento. E dice: il secondo è simile al primo. Amerai l'uomo è simile ad amerai Dio. Il prossimo è simile a Dio. Questa è la rivoluzione di Gesù: il prossimo ha volto e voce e cuore simili a Dio. Il volto dell'altro è da leggere come un libro sacro, la sua parola da ascoltare come parola santa, il suo grido da fare tuo come fosse parola di Dio. «Sul tuo corpo volteggiano angeli / come intorno a una chiesa /... e di Lui sono i tuoi occhi» (Turoldo).
Amerai il tuo prossimo come ami te stesso.
È quasi un terzo comandamento sempre dimenticato: «ama te stesso», perché sei come un prodigio, porti l'impronta della mano di Dio. Se non ami te stesso, non sarai capace di amare nessuno, saprai solo prendere e possedere, fuggire o violare, senza gioia né gratitudine. Se per te desideri pace e perdono, questo tu offrirai all'altro. Se per te desideri giustizia e rispetto, tu per primo li darai.
Ma perché amare, amare con tutto me stesso? Perché portare il cuore a queste vertigini? Perché dare e ricevere amore è ciò su cui posa la beatitudine della vita. Perché Dio-amore è l'energia fondamentale del cosmo, e amando partecipi di questa energia: quando ami, è il Totalmente Altro che viene perché la storia sia totalmente altra da quello che è.