VII Domenica Tempo
Ordinario - Anno A
Un cuore che sa amare i
nemici
(Audio)
Dal Vangelo secondo
Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 38«Avete inteso
che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente". 39Ma
io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla
guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, 40e a chi vuole
portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41E
se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. 42Da’
a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
43Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo e
odierai il tuo nemico". 44Ma io vi dico: amate i vostri
nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45affinché
siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui
cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46Infatti,
se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i
pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli,
che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
48Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro
celeste».
Parola del Signore
Lode a Te o Cristo
Avete inteso che fu detto: occhio per occhio... Ma
io vi dico se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra:
sii disarmato, non incutere paura, mostra che non hai nulla da difendere, e l’altro
capirà l’assurdo di esserti nemico.
Tu porgi l’altra guancia; non la passività morbosa di chi ha paura, ma una
iniziativa decisa: riallaccia tu la relazione, fa’ tu il primo passo,
perdonando, ricominciando, rattoppando coraggiosamente il tessuto della vita,
continuamente lacerato. Il cristianesimo non è una religione di servi, che si
mortificano e si umiliano e non reagiscono; non è «la morale dei deboli che
nega la gioia di vivere» (Nietzsche). Ma la religione dei re, degli uomini
totalmente liberi, padroni delle proprie scelte anche davanti al male, capaci di
disinnescare la spirale della vendetta e di inventare reazioni nuove, attraverso
la creatività dell’amore, che fa saltare i piani, non ripaga con la stessa
moneta, scombina le regole ma poi rende felici.
Amerai il prossimo e odierai il tuo nemico, Ma io vi dico: amate i vostri nemici
. Gesù intende eliminare il concetto stesso di nemico. Violenza produce
violenza come un catena infinita. Lui sceglie di spezzarla. Mi chiede di non
replicare su altri ciò che ho subito. Ed è così che mi libero. Tutto il
Vangelo è qui: amatevi altrimenti vi distruggerete.
Cosa possono significare allora gli imperativi di Gesù: amate, pregate,
porgete, prestate? Non sono ordini, non si ama infatti per decreto, ma porte
spalancate verso delle possibilità, offerta di un potere, trasmissione da Dio
all’uomo di una forza divina.
E tutto questo perché siate figli del Padre vostro celeste che fa sorgere il
sole sui buoni e sui cattivi . Da Padre a figli: c’è come una
trasmissione di eredità, un’eredità di comportamenti, di affetti, di valori,
di forza.
Voi potete amare anche i nemici, potete fare l’impossibile, io ve ne darò
la capacità se lo desiderate, se me lo chiedete, e proseguite sulla strada del
cambiamento interiore, della conformazione al Padre. Allora capisco: io posso
(potrò) amare come Dio! Ci sarà dato un giorno il cuore stesso di Dio. Ogni
volta che noi chiediamo al Signore: « Donaci un cuore nuovo », noi
stiamo invocando di poter avere un giorno il cuore di Dio, di conformarci agli
stessi sentimenti del cuore di Dio.
È straordinario, verrà il giorno in cui il nostro cuore che ha fatto tanta
fatica a imparare l’amore, sarà il cuore di Dio e allora saremo capaci di un
amore che rimane in eterno, che sarà la nostra anima, per sempre, e l’anima
del mondo.