Festa della fiducia
(Audio)
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, 16gli undici discepoli andarono in Galilea, sul
monte che Gesù aveva loro indicato.
17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù
si avvicinò e disse loro:
«A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate
dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare
tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino
alla fine del mondo».
Parola del Signore
Lode a Te o Cristo
Il termine «forza» lega insieme, come un filo rosso, le tre letture: «
Avrete forza dallo Spirito Santo » (prima lettura); « Possiate cogliere
l’efficacia della sua forza » (seconda lettura); « Mi è stato dato
ogni potere in cielo e in terra » ( Vangelo).
Forza per vivere, energia per andare e ancora andare, potenza per nuove nascite:
la mia vita dipende da una fonte che non viene mai meno; la mia esistenza è
attraversata da una forza più grande di me, che non si esaurirà mai e che
fa la vita più forte delle sue ferite.
È il flusso di vita di Cristo, che viene come forza ascensionale verso più
luminosa vita, che mi fa crescere a più libertà, a più consapevolezza, a più
amore, fonte di nuove nascite per altri.
L’Ascensione è una festa difficile: come si può far festa per uno che se ne
va? Il Signore non è andato in una zona lontana del cosmo, ma nel profondo, non
oltre le nubi ma oltre le forme: se prima era insieme con i discepoli, ora sarà
dentro di loro. Sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del tempo.
Il mio cristianesimo è la certezza forte e inebriante che in tutti i giorni, in
tutte le cose Cristo è presente, forza di ascensione del cosmo.
Ascensione non è un percorso cosmico geografico ma è la navigazione spaziale
del cuore che ti conduce dalla chiusura in te all’amore che abbraccia l’universo
(Benedetto XVI). Gesù lascia sulla terra il quasi niente: un gruppetto di
uomini impauriti e confusi, che dubitano ancora, sottolinea Matteo; un
piccolo nucleo di donne coraggiose e fedeli.
E a loro che dubitano ancora, a noi, alle nostre paure e infedeltà,
affida il mondo. Li spinge a pensare in grande, a guardare lontano: il mondo è
vostro.
Gesù se ne va con un atto di enorme fiducia nell’uomo. Ha fiducia in me, più
di quanta ne abbia io stesso. Sa che riuscirò a essere lievito e forse perfino
fuoco; a contagiare di Spirito e di nascite chi mi è affidato.
Ascensione è la festa del nostro destino – solo il Cristianesimo ha osato
collocare un corpo d’uomo nella profondità di Dio (Romano Guardini) –
che si intreccia con la nostra missione: « Battezzate e insegnate a vivere
ciò che ho comandato ». «Battezzare» non significa versare un po’ d’acqua
sul capo delle persone, ma immergere!
Immergete ogni uomo in Dio, fatelo entrare, che si lasci sommergere dentro la
vita di Dio, in quella linfa vitale.
Insegnate a osservare. Che cosa ha comandato Cristo, se non l’amore? Il
suo comando è: immergete l’uomo in Dio e insegnategli ad amare. A lasciarsi
amare, prima, e poi a donare amore. Qui è tutto il Vangelo, tutto l’uomo.
Fate questo, donando speranza e amorevolezza a tutte le creature, tutti i
giorni, in tutti gli incontri.