Rimanere, insegnare, ricordare
(Audio)
Dal
Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 15«Se mi amate,
osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed
egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
23Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo
amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi
non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia,
ma del Padre che mi ha mandato.
25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi.
26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio
nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Parola del Signore
Lode a Te o Cristo
Il Padre vi darà un altro "Paràclito": nome che significa "Colui che è chiamato
accanto",
"Uno accanto a noi", a nostro favore, non "contro" di noi; perché quando anche
il cuore ci accusi, ci sia qualcuno più grande del nostro cuore: nostro
Difensore. Perché quando siamo sterili e tristi, sia accanto come vento che
porta pollini di primavera, come fuoco che illumina la notte: Creatore e
Consolatore. Perché quando siamo soli, di solitudine nemica, sia colui che
riempie la casa, il Dio vicino, che avvolge, penetra, fa volare ad altezze nuove
i pensieri, dà slancio a gesti e parole, sulla misura di quelli di Cristo.
Rimarrà con voi per sempre, vi insegnerà ogni cosa, vi ricorderà tutto quello
che vi ho detto. Tre verbi pieni di bellissimi significati profetici:
«rimanere, insegnare e ricordare». Che rimanga con voi, per sempre. Lo
Spirito è già qui, ha riempito la casa. Se anche io non sono con Lui, Lui rimane
con me. Se anche lo dimenticassi, Lui non mi dimenticherà. Nessuno è solo, in
nessuno dei giorni.
Vi insegnerà ogni cosa: lo Spirito ama insegnare, accompagnare oltre
verso paesaggi inesplorati, dentro pensieri e conoscenze nuovi; sospingere
avanti e insieme: con lui la verità diventa comunitaria, non individuale.
Vi ricorderà tutto: vi riporterà al cuore gesti e parole di Gesù, di
quando passava e guariva la vita e diceva parole di cui non si vedeva il fondo.
Pentecoste è una festa rivoluzionaria di cui non abbiamo ancora colto appieno la
portata. Il racconto degli Atti degli Apostoli lo sottolinea con annotazioni
precise: venne dal cielo d'improvviso un vento impetuoso e riempì tutta la
casa.
La casa dove gli amici erano insieme. Lo Spirito non si lascia
sequestrare in luoghi particolari che noi diciamo riservati alle cose del sacro.
Qui sacra diventa la casa. La mia, la tua, tutte le case sono ora il cielo di
Dio.
Venne d'improvviso, e i discepoli sono colti di sorpresa, non erano
preparati, non era programmato. Lo Spirito non sopporta schemi, è un vento di
libertà, fonte di libere vite. Apparvero lingue di fuoco che si posavano su
ciascuno. Su ciascuno, su ciascuno di noi. Nessuno escluso, nessuna
distinzione da fare. Tocca ogni vita, è creatore e vuole creatori; è fuoco e
vuole per la sua Chiesa coscienze accese e non intorpidite o acquiescenti.
Lo Spirito porta in dono un sapore di totalità, di pienezza, di completezza che
Gesù sottolinea per tre volte: insegnerà ogni cosa, ricorderà tutto, rimarrà
per sempre. E la liturgia fa eco: del tuo Spirito Signore è piena la terra.
In Lui l'uomo, e il cosmo, ritrovano la loro pienezza: abitare il futuro e la
libertà, abitare il Vento e il Fuoco, come nomadi d'Amore.