(Audio)
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, 16gli undici discepoli andarono in Galilea, sul
monte che Gesù aveva loro indicato.
17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni
potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate
discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi
ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del
mondo».
Parola del Signore
Lode a Te o Cristo
Sulla teologia della
Trinità il Vangelo non offre formule o teorie, ma il racconto del monte anonimo
di Galilea e dell'ultima missione affidata da Gesù agli apostoli.
Tra i quali però alcuni ancora dubitavano. E la reazione di Gesù alla
difficoltà, alla fatica dei suoi è bellissima: non li rimprovera, non li
riprende, ma, letteralmente, si fa vicino. Dice Matteo: «Gesù avvicinatosi a
loro…». Ancora non è stanco di avvicinarsi, di farsi incontro. Eternamente
incamminato verso di me, bussa ancora alla mia porta. E affida anche a me,
nonostante le mie incertezze, il Vangelo.
Battezzate ogni creatura nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito. I
nomi che Gesù sceglie per mostrare il volto di Dio, sono nomi che vibrano
d'affetto, di famiglia, di legami. Padre e Figlio, sono nomi che l'uno
senza l'altro non esistono: figlio non c'è senza padre, né il padre è tale se
non ha figli. Per dire Dio, Gesù scegli nomi che abbracciano, che si
abbracciano, che vivono l'uno dell'altro.
Il terzo nome, Spirito Santo, significa alito, respiro, anima. Dice che
la vita, ogni vita, respira pienamente quando si sa accolta, presa in carico,
abbracciata.
Padre, Figlio, Respiro santo: Dio non è in se stesso solitudine, l'oceano della
sua essenza vibra di un infinito movimento d'amore. Alla sorgente di tutto, è
posta la relazione. In principio a tutto, il legame. E qui scopro la sapienza
del vivere, intuisco come il dogma della Trinità mi riguardi, sia parte di me,
elemento costitutivo di Adamo, creato da principio «a sua immagine e
somiglianza». In questa frase, decisiva per ogni antropologia cristiana, mi
è rivelato che Adamo non è creato semplicemente ad immagine di Dio, Creatore o
Verbo o Spirito, ma più esattamente, e più profondamente, a somiglianza della
Trinità. A immagine di un Padre che è la fonte della vita, a immagine di un
Figlio che mi innamora ancora, di uno Spirito che accende di comunione tutte le
nostre solitudini.
La natura ultima dell'uomo è di essere legame d'amore. Io sono uomo quanto più
sono simile all'amore.
Fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli... Il termine battezzare
nella sua radice significa immergere. Immergete, dice Gesù, ogni creatura dentro
l'oceano dell'amore di Dio, rendetela consapevole che in esso siamo, ci
muoviamo, respiriamo.
Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Non
dimentichiamo mai questa frase, non lasciamola dissolversi, impolverarsi. Sono
con voi, senza condizioni, dentro le vostre solitudini, dentro gli abbandoni e
le cadute, dentro la morte. Nei giorni in cui credi e in quelli in cui dubiti;
quando ti sfiora la morte, quando ti pare di volare. Nulla, mai, ti separerà
dall'amore.