Domenica dopo Pentecoste Solennità della Santissima
Trinità - Anno C
La Trinità, infinita sapienza del vivere
(Audio)
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da
dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità,
perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi
annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che
è mio e ve lo annuncerà.
Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da
quel che è mio e ve lo annuncerà».
Trinità: un solo Dio in tre persone. Dogma
che non capisco, eppure liberante, perché mi assicura che Dio non è in se
stesso solitudine, che l’oceano della sua essenza vibra di un infinito
movimento d’amore. C’è in Dio reciprocità, scambio, superamento di sé,
incontro, abbraccio.
L’essenza di Dio è comunione.
Il dogma della Trinità non è un trattato dove si cerca di far coincidere il
Tre e l’Uno, ma è sorgente di sapienza del vivere: se Dio si realizza solo
nella comunione, così sarà anche per l’uomo. I dogmi non sono astrazioni ma
indicazioni esistenziali.
In principio aveva detto: « Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza
». L’uomo è creato non solo a immagine di Dio, ma ancor meglio ad immagine
della Trinità. Ad immagine e somiglianza quindi della comunione, del legame d’amore.
In principio a tutto, per Dio e per me, c’è la relazione. In principio a
tutto, qualcosa che mi lega a qualcuno.
« Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora non potete portarne il peso ». Gesù
se ne va senza aver detto e risolto tutto. Ha fiducia in noi, ci inserisce in un
sistema aperto e non in un sistema chiuso: lo Spirito vi guiderà alla verità
tutta intera. La gioia di sapere, dalla bocca di Gesù, che non siamo dei
semplici esecutori di ordini, ma – con lo Spirito – inventori di strade, per
un lungo corroborante cammino. Che la verità è più grande delle nostre
formule. Che in Dio si scoprono nuovi mari quanto più si naviga (Luis De Leon).
Che nel Vangelo scopri nuovi tesori quanto più lo apri e lo lavori.
La verità tutta intera di cui parla Gesù non consiste in formule o concetti
più precisi, ma in una sapienza del vivere custodita nella vicenda terrena di
Gesù. Una sapienza sulla nascita, la vita, la morte, l’amore, su me e sugli
altri, che gli fa dire: « io sono la verità» e, con questo suggeritore
meraviglioso, lo Spirito, ci insegna il segreto per una vita autentica: in
principio a tutto ciò che esiste c’è un legame d’amore. L’uomo è
relazione oppure non è. Allora capisco perché la solitudine mi pesa tanto e mi
fa paura: perché è contro la mia natura. Allora capisco perché quando sono
con chi mi vuole bene, sto così bene: perché realizzo la mia vocazione.
La festa della Trinità è come uno specchio: del mio cuore profondo, e del
senso ultimo dell’universo.
Davanti alla Trinità mi sento piccolo e tuttavia abbracciato dal mistero.
Abbracciato, come un bambino.
Abbracciato dentro un vento in cui naviga l’intero creato e che ha nome
comunione.