MISSIONE SPERANZA

PARTENZA IMPROVVISA   UN SERVIZIO OFFERTO PER IL REGNO DI DIO!   "ISOKE E LE RAGAZZE DI BENIN CITY"

ATMA O JIBON", sono parole Bengalesi che significano "SPIRITO E VITA". Si riferiscono ad una frase di Gesù riportata nel Vangelo di Giovanni: "È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho dette sono spirito e vita!" (Gv 6, 63).
Con questo titolo, nel 1988, era apparso in Bangladesh un bollettino scritto a mano. P. Giuseppe Cavagna Pime, prima di morire, aveva tanto spinto perché si iniziasse... Così incominciarono questi "esercizi di scrittura". Chi compilava il bollettino non era altro che un "amanuense" che semplicemente trascriveva quanto riceveva, e così si esercitava nella scrittura Bengalese.
Dalla carta si è passati al computer, e col computer "ATMA O JIBON" è entrato in internet con lo stesso stile e con la stessa proposta: "Prova a scrivere, imparerai a leggere!". Leggere la propria vita, la storia, il piano di Dio che tutto conduce con la sua Provvidenza Amica , e imparare a scrivere con la propria vita messaggi di speranza, di pace, di amore, di gioia, di riconoscenza e lode a Dio.
Abbiamo incominciato il progetto "ATMA O JIBON" su internet, con l'unico desiderio di condividere la gioia della missione. Ci stiamo riuscendo? È tempo per una verifica del cammino compiuto e per un rinnovato impegno per il prossimo avvenire...    
      ( P. Achille Boccia, Pime )

www.atma-o-jibon.org ... Parole che qualche anno fa mi suonavano sconosciute, e soprattutto non conoscevo quasi nulla di computer. Non avrei mai immaginato che dopo qualche tempo mi sarei ritrovata a "costruire" un Sito Internet! Non ho fatto nessun corso: semplicemente mi sono messa ad osservare P. Achille, da poco arrivato, all’inizio del 2000, al Pime di Genova... E guardandolo all’opera, anch'io finalmente ho provato a scrivere!

Un passo alla volta, giorno per giorno, lavorando ho appreso nuove tecniche e perfezionato il mio stile... Come? Sbagliando e provando a correggere gli errori! È davvero come imparare un’altra lingua, forse con la stessa fatica ed entusiasmo che vive il Missionario appena giunto in Missione.

Adesso "costruendo" ogni pagina mi sembra di dipingere un quadro: cercare l’argomento, scegliere tra tutto il materiale ricevuto, decidere la collocazione, i collegamenti, poi i colori, le foto... Tante sfumature che rendono questo lavoro una "scuola" di creatività e fantasia!

Sì, ma non è solo questo! Altrimenti costruire un sito sarebbe soltanto una soddisfazione personale degli autori. Invece bisogna sempre tenere ben presente l’ "obiettivo"... Questo lavoro non è per me, ma per chi lo riceverà. La cosa più importante è il messaggio da trasmettere: bisogna crederci davvero! Anche Internet può essere un terreno fertile dove il "seme" del Regno di Dio si diffonde.

Così, lavorando ogni giorno, mi sento Missionaria! Penso ai nostri visitatori: persone che non conosco, a parte qualche amico che ci ha chiesto l’indirizzo. Ma la maggior parte dei navigatori non potrò mai vederla in volto: eppure li posso raggiungere, e anche in fretta!

"Un piccolo seme che germoglia e cresce"... "Una parola ascoltata da gridare sui tetti"... Sono frasi del Vangelo, che si concretizzano nella vita di ogni giorno per ognuno di noi. Non bisogna pensare alla fede come un qualcosa da vivere solo in Chiesa, magari meglio ancora se sei prete o suora... E la Missione non può ridursi ai Missionari che partono, e vanno lontano in un villaggio sperduto, a incontrare persone bisognose di aiuto!

La fede è un impegno per tutti i credenti: con ogni mezzo, nel posto dove ci troviamo, possiamo trasmettere un messaggio. È bello pensare che le moderne tecnologie non servono solo a farci vivere più comodi, ma anche a raggiungere qualcuno con una "bella notizia". Ecco allora che i luoghi che frequentiamo, dove ogni giorno restiamo fedeli alla vita, alla famiglia, agli amici, al lavoro, diventano "piazze", "nuovi areopaghi" dove vivere la Missione! E arriveremo ai fratelli non in canoa o in jeep o a cavallo, ma attraverso i mezzi di comunicazione che ci sono stati donati...

Uno di questi è proprio il computer. Quindi, continuando fedelmente questo lavoro, sono certa di OFFRIRE un servizio per il Regno di Dio! Non navigo tra i villaggi, ma le "acque" di Internet mi portano vicina a tanti fratelli: magari in attesa di una parola, un’immagine, un colore che può rasserenare la vita e riaccendere la speranza.... Così mi ritrovo "missionaria senza battello", con in mano un computer che mi conduce incontro ai cuori.

Provate a pensarci! Quali sono gli strumenti che vi permettono di diffondere amore, anche nei luoghi più "difficili", alle persone più "lontane" del mondo di oggi?... E, mi raccomando, visitate il nostro Sito: diventate Missionari con noi inviando materiale e collaborando alla sua realizzazione... Vi aspettiamo!

Elena Ardoino