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"Bisogna sperare contro ogni speranza!"

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Nuovo fabbricato
per la fisioterapia
Visita giornaliera in ospedale Programma di sensibilizzazione

Dinajpur, 14 Novembre 2006

Carissimi,

prima che il mese di Ottobre, caro a Maria ed a noi Missionari, chiuda sono impegnato a scrivere a diverse persone e gli amici sono, come sempre, in testa alla lista.

Come già sapete, il clima politico è molto caldo e dopo una pausa di calma per la fine del Ramadan, con la festa dell' "Eid" sono iniziati i giorni "caldi" del confronto politico in vista delle prossime elezioni di gennaio. Il "caldo" è fomentato dai "leaders" politici che vogliono lo scontro in piazza. Sono circa 50 i morti e 2000 i feriti di questi giorni e da tre giorni è difficile viaggiare per il blocco dei trasporti. A pagare sono sempre i più deboli ed i poveri!

Con questa lettera ti invio il "resoconto annuale" del lavoro per i lebbrosi per il periodo Luglio 2005-Giugno 2006, che è l'anno finanziario in questo paese. Il nostro resoconto è in inglese, in quanto deve raggiungere vari uffici governativi, le parrocchie della diocesi ed alcuni organismi internazionali. Ti accludo alcune foto che parlano delle nostre attività o delle persone a cui diamo il nostro affetto ed il nostro tempo. Mi farai sapere se va bene o dobbiamo trovare una formula diversa. Ogni foto ha la sua storia che a volte non è semplice da raccontare.

Con le donne malate di lebbra che devono essere ricoverate in ospedale per alcuni mesi per le cure necessarie, abbiamo anche i figli sino all'età di tre anni, per controllarli e prevenire un eventuale contagio. Allora capita di avere in ospedale un piccolo "asilo infantile" con il relativo gridare, piangere e sorridere che è proprio dei piccoli. Personalmente sono restio a scrivere i loro nomi, perché hanno diritto al rispetto a loro dovuto in quanto "persone".

Il fabbricato che ospiterà la sezione di fisioterapia, costruita anche con il vostro aiuto, è alle rifiniture. Prevediamo di completarlo per la fine di Dicembre. Che fai? Vieni per tagliare il nastro? Oppure inviti qualche amico a venire?

Un caro amico anni fa mi ripeteva una frase che ancora oggi non capisco: "Bisogna sperare contro ogni speranza". San Pietro nella prima lettera dice: "Essere pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi". Di fronte ad una società che propone "speranze" illusorie e nel contempo toglie a tanti la speranza della stessa vita, allora Sperare diventa un dono di Dio.

Un abbraccio a tutti gli amici con la speranza di incontrarti presto!

P. Adolfo L’Imperio 

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Il programma di cui P. Adolfo è responsabile comprende un'area di 3543 km2 (metà dell'Umbria), con quasi 3 milioni di abitanti.

Nel 2005 si è raggiunta quella che viene considerata come l'eliminazione della lebbra (meno di 1 nuovo caso ogni 10.000 abitanti) e questo anche grazie agli sforzi che il Centro ha fatto a partire dal 1927.

Vi sono 17 posti di controllo ed un ospedale (a Dhanjuri) con 85 letti.

Vengono curati, in collaborazione con l' "Ospedale St. Vincent" di Dinajpur anche casi di tubercolosi, malattia purtroppo endemica in Bangladesh, che trova "terreno fertile" in persone sottonutrite che vivono in un ambiente umido e poco salubre. Dal 2004 è stata aggiunta anche una sezione per i disabili.  

È molto importante portare avanti, oltre alle cure che vengono effettuate sia nell'Ospedale che nei vari centri, anche un programma di fisioterapia e di riabilitazione che tende a far rientrare, per quanto possibile, i pazienti nella vita di ogni giorno e, ove necessario, avviarli anche ad un lavoro.

È inoltre indispensabile anche l'opera di educazione e sensibilizzazione, che ha due aspetti: uno relativo al malato ed un altro a tutta la comunità.

È necessario informare il paziente di come seguire la cura, specialmente nel caso in cui lo stesso sia non sotto il diretto controllo dell'Ospedale.

È forse ancora più importante sensibilizzare tutta la comunità, con lo slogan "La lebbra può essere curata". Troppo spesso la lebbra è ancora considerata come una maledizione ed il malato viene abbandonato dalla propria famiglia e, una volta guarito, fa fatica a rientrarvi. Troppo spesso si ha paura di sottoporsi ad analisi preventive e moltissimi casi, che potrebbero essere facilmente curati sin dall'inizio della malattia, diventano più gravi. In questi ultimi anni a questo programma è stata data una particolare importanza: scendere al di sotto dell'indice di 1 caso ogni 10.000 abitanti ha richiesto uno sforzo congiunto di decenni. Se si "lascia andare", risalire di nuovo al di sopra di detto indice è facile. La campagna di informazione ha richiesto un notevole sforzo, anche economico.
Per vedere il rapporto a cui alludeva P. Adolfo nella sua lettera e per maggiori informazioni rivolgersi a:
Bruno Guizzi / 0771-465104 - 3409206757 / email: brguiz@yahoo.it .

Il nuovo email di P. Adolfo è: limperio.adolfo@pime.org .

CCP 39208202 Pimedit Onlus - Via Mosè Bianchi 94 - 20149 Milano,
causale: P. Adolfo L'Imperio - Bangladesh - Progetto Lebbra.