RIFLESSIONE

RITAGLI     SULLA VIA DELLA MISSIONE…     MISSIONE AMICIZIA

Tra le stelle della notte, luci accese sull'Asia...

Sr. Paola Vizzotto
("Missionarie dell’Immacolata", Novembre 2008)

Le strade aprono all'orizzonte, i confini spengono l'immenso!

Le prime fanno incontrare, gli altri bloccano.

Sulle strade vivo, vado, incontro, contemplo, ascolto, gusto la libertà, scopro me stessa e l'altro. Mi sento infinita.

I confini frenano, nascondono, chiudono. Chi... cosa... c'è al di là? Mi sento straniera.

Sulle strade, nei limiti della legalità, della cultura e dell'educazione, posso camminare, crescere, costruire, dialogare; i confini dividono, bruciano... dove vado?

Accendo il "navigatore": "Gira a destra... sempre dritto... tieni la sinistra... incrocio... ‘auto-velox’...". Chi mi guida? Un "satellite" lontano, senza anima, senza sorriso, con una voce anonima che, comunque, non sempre mi conduce alla meta per la strada più breve.

E penso a chi di strade se ne intendeva per averne percorse tante con l'unica "bussola" della passione per un annuncio di amore e di salvezza.

Chissà quante volte San Paolo avrà trasformato una richiesta di indicazioni in dialogo di grazia e di liberazione, lui che di confini e barriere ha solo fatto slanci di scelte più lontane, varcando regni ed imperi con la sola guida di una voce: "Va'... annuncia...".

E Sant'Ignazio, dalla natia Spagna, quanto ha camminato tra pericoli e minacce per fedeltà ad una promessa, fino a trovare, ai bordi di Roma, la meta di un servizio alla Chiesa che da sempre gli era richiesta e che continua nei secoli.

Non hanno certo avuto "passaporti" o rilasciato "impronte" imposte i grandi Missionari che hanno solcato i Continenti e i mari per seminare la "Parola" e dar vita a comunità di fede, di servizio e di speranza.

Forse un "navigatore" di antica generazione ha guidato ed illuminato i loro passi? Forse sistemi di "navigazione" di cui abbiamo perso il progetto? O che abbiamo giudicato troppo arcaico e non confacente alle moderne tecnologie?

E se provassimo ad accenderlo? Quali confini ci indicherebbe perché diventino strade aperte e libere, su cui ogni fratello e ogni sorella possa camminare nella pace e nella carità? La voce è serena, paterna, calda, la parola è chiara e ogni lingua è come natia: "Va'... seguimi... Io sono il Signore... Io sono la Via... Io sono sempre con te!".