Il PIME in GIAPPONE: La tragedia e i Missionari (Progetto di Solidarietà)
Carissimi P. Luciano, Padri, Collaboratori ed Amici della "Casa San Giuseppe",
vi spero tutti
bene, e so che anche dall’Italia state seguendo con apprensione le vicende del
"Terremoto-Tsunami", che
mai aveva colpito con tanta violenza il Giappone,
pur abituato quasi giornalmente a tali fenomeni!
Il Terremoto è successo alle 14 e 46 di Venerdì 11 Marzo. L’"epicentro"
è stato non lontano da Sendai, una
Città a 400 Km. a "Nord" di Tokyo
e distante 1.200 Km. da Hiroshima, dove abito.
So che siete anche preoccupati per il rischio di Radiazioni...
Vorrei rassicurarvi che qui ad Hiroshima
(distante 1.000 Km. da Fukushima,
luogo delle Centrali
Nucleari
colpite dal "Terremoto-Tsunami") non abbiamo sentito nessuna
"scossa", e non c’è nessun pericolo o rischio di Radiazioni.
Anzi, diverse persone da Tokyo sono venute ad Hiroshima, per trovare un po’ di
tranquillità per qualche giorno, ma poi hanno dovuto tornare a Tokyo.
Dopo il disastro nelle Centrali Nucleari hanno evacuato una zona di 30-40 Km. di
raggio dalle Centrali, che sono a 200 Km. a "Nord-Est" di Tokyo, e che
fornivano l’energia alla Capitale.
Tokyo non è stata colpita direttamente, ma ne subisce le conseguenze!
Così, per esempio, stanno cominciando a risparmiare l’uso di energia.
Circa la paura delle Radiazioni, non saprei dirvi qualcosa di preciso...
Naturalmente in questi casi la precauzione non è mai troppa, ma le notizie sono
contrastanti ed anche le misurazioni spesso cambiano. Di certo c’è una
situazione di incertezza!
Il problema è cercar di far raffreddare il Reattore, perché il sistema di
raffreddamento è stato distrutto, ed anche quelli di emergenza sono stati
messi fuori uso. Quindi, occorre in qualche modo far raffreddare il
Reattore e portarlo sotto i cento Gradi, senza provocare fuoriuscite di
materiale Radioattivo.
Stanno provando in diversi modi e con vari mezzi: prima con l’acqua del Mare,
poi con l’acqua gettata dagli elicotteri e con le pompe a getto; ora
sembra che stiano pensando di utilizzare le cisterne delle petroliere o di
grosse zattere...
Ho conosciuto persone che per allarmismo sono scappate da Tokyo, ed altre che
sono rimaste!
Ho sentito che l’Ambasciata Tedesca da Tokyo si è trasferita ad Osaka,
mentre, per esempio quella Italiana è rimasta a Tokyo.
Il ritmo di Tokyo si è rallentato, anche per via dei "black-out" che
fanno a periodi di tre ore.
Molti vanno a lavorare portandosi una piccola "borsettina" con l’occorrente
essenziale per l’emergenza, tra cui una "radiolina" a batterie. Le
batterie perciò sono introvabili nei negozi di Tokyo!
L’ho potuto constatare anche da Hiroshima, perché gente di Hiroshima comprava
ad Hiroshima batterie e carta igienica da mandare ai parenti a Tokyo. Le
donne a Tokyo in questo tempo evitano di andare in giro con le scarpe con
tacchi alti, eccetera..., e mettono scarpe comode, in caso bisognasse correre
fuori!
Di "scosse" piccole e medie ogni tanto ce ne sono ancora...
Per ciò che riguarda quelli al "Nord-Est", che hanno subito il
Terremoto (che tra l’altro ha spostato il Giappone di circa quattro Metri
verso il Pacifico) e lo "Tsunami", la vita è difficile, e
moltissimi sono ancora "rifugiati".
Diverse Divisioni di Militari sono state mandate in quelle zone, e stanno ancora
cercando i corpi. Avevano trovato vivi, dopo nove giorni dalla prima fortissima
"scossa", una signora di ottant’anni ed un ragazzo di sedici!
Contemporaneamente si sta cominciando a mettere su le prime case
"prefabbricate".
Piano piano si cerca di tornare alla vita normale.
La fine di Marzo è il tempo in cui nelle Scuole
Giapponesi si
celebra il Rito di Conclusione dell’Anno Scolastico.
Gli Studenti sopravissuti, pur tra le lacrime ed in ambienti precari, hanno
comunque ricevuto il Diploma, e tra una settimana si appresteranno a
cominciare il Nuovo Anno Scolastico!
Fin dall’inizio tutto il Popolo
Giapponese ha
mostrato una forte solidarietà ai "sinistrati"...
Martedì 29 Marzo c’è stata una partita di calcio tra la Nazionale Giapponese
guidata dallo Zaccheroni ed una selezione della "Serie A"
Giapponese ("JLeague1"). È stato un "Charity Match" a
favore dei "sinistrati", ed in un’ora hanno venduto tutti i
40.000 biglietti disponibili (tale è la capienza dello Stadio di Osaka).
Anche la "Chiesa"
fa la sua parte ed in quasi tutte le Diocesi è stato istituito un "Centro
di Sostegno" che coordina gli aiuti, che vengono mandati direttamente
alla Diocesi di Sendai, che comprende sia le Regioni che hanno subito il
"Sisma-Tsunami", che la zona contaminata dalle Radiazioni Nucleari.
Oltre a raccogliere soldi e materiale da inviare, ci stiamo anche predisponendo
per accogliere i "rifugiati" delle zone "terremotate" e
"radiate"...
Tutto ciò è una piccolo contributo, di fronte all’immensità del disastro, e
delle conseguenze fisiche e Spirituali che ne sono derivate, e che ora si
stanno delineando poco a poco!
Lo facciamo però insieme alla Preghiera, per far sentire la nostra vicinanza e
per chiedere a Dio di far sorgere da questa tragedia gesti di bene che
cambino il nostro cuore!
... In cammino verso la Pasqua, un caro saluto a tutti!