Proseguono i "lavori", per la
"costruzione" dell’"Ospedale" di Touloum,
nel disagiato "Nord" del Camerun.
Ce ne parla Padre Piergiorgio Cappelletti,
"Responsabile" del "Progetto".
A cura
dell’"Ufficio Aiuto Missioni"
("Missionari del Pime",
Novembre-Dicembre 2011)
Da parecchi anni la Popolazione della Diocesi di
Yagoua,
nel "Nord" del Camerun, chiedeva al
Vescovo, Monsignor Barthélemy Yaouda Hourgo, un Ospedale di
riferimento in appoggio ai sette Presidi Sanitari Diocesani già esistenti, ma
insufficienti per coprire le esigenze dell’intera zona!
Approfittando del rientro in Camerun di un giovane Medico di Touloum
dopo quindici anni in Europa (cinque al "Gemelli" e dieci con
"Medici senza Frontiere" in Francia), Padre
Piergiorgio Cappelletti e
Padre
Mario Frigerio stavano pensando a una piccola struttura per appoggiare l’attività
del Medico. La Diocesi di Yagoua ha fatto sua l’iniziativa, e con l’aiuto di
benefattori che condividevano l’idea del "Progetto"
(Parrocchie, Gruppi Missionari, amici...), si è iniziato il cantiere che ha
già realizzato diversi Padiglioni del futuro Ospedale!
Quello dell’Ospedale non è il primo "Progetto" che i Padri di
Touloum, Missionari "ultrasettantenni" di origini Comasche, hanno
realizzato per la Popolazione del "Nord" del Camerun, dove vivono da
ormai una quarantina d’anni. In questa Regione arida e arretrata rispetto al
resto del Paese, hanno già portato avanti un "Progetto" per la
promozione e l’accompagnamento di ragazze e donne verso un inserimento attivo
nella società, con la creazione, tra l’altro, di una Scuola che accoglie
oltre duecento ragazze tra i dodici e i diciassette anni.
Tornando all’Ospedale, per capirne l’importanza è necessario fare un
rapido quadro di quella che è la situazione Sanitaria della zona! La malattia
più diffusa è la "malaria", che costituisce anche la principale
causa di mortalità nei bambini di età inferiore ai cinque anni. Accanto alla
"malaria" si sta purtroppo diffondendo la "dengue", un’infezione
trasmessa anch’essa da una zanzara che vive in aree urbane o
"semi-urbane" dell’area tropicale o "sub-tropicale". Si
è poi verificata l’esplosione dell’infezione da "Hiv", con
numerosi casi di "Aids" conclamato. È un fenomeno che si osserva
particolarmente tra le giovani mamme, e tra i ragazzi e le ragazze delle Scuole
Superiori di tutto il territorio che fa capo a Touloum. Alla base di questo
fenomeno, vi è innanzitutto la mancanza di informazione e la carenza di una
diagnosi precoce. La "tubercolosi" è la prima causa di mortalità nei
malati di "Aids", e in tutta l’Africa
"Sub-Sahariana" il rischio di contrarre l’infezione di
"tubercolosi" ("Arti") è il più elevato del Globo!
«Il grande "Progetto" dell’Ospedale – racconta Padre Cappelletti
– sta procedendo per tappe, cercando di essere fedeli agli impegni presi, ma
tenendo presente che qui niente è facile! Ricordiamo, per esempio, che il
"container" con le "apparecchiature sanitarie" per l’Ospedale,
pronto già dallo scorso Dicembre, è potuto partire solo diversi mesi dopo: le
navi, infatti, non potevano entrare nel Porto di Douala, che è su un fiume e
quindi in acque non profonde. Ma per fortuna il ricordo della "perfetta
letizia" di San Francesco
ci aiuta a sopportare tutte le difficoltà, e gli imprevisti, della nostra
normale situazione di emergenza! Parecchie promesse di finanziamento che avevamo
non si sono potute realizzare, ma non sono mancati gli aiuti dei nostri
amici!».
Accanto all’Ospedale, è già stata realizzata una casa per
accogliere il personale Infermieristico, ed è da poco iniziata la costruzione
del Padiglione che conterrà il "blocco operatorio". «Dovremo poi
realizzare la Maternità, la Farmacia, un Reparto per i Disabili – continua
Padre Piergiorgio – . Una delle attività più necessarie è l’assistenza
al parto: ancora oggi, infatti, le complicazioni e i decessi per parto causano
molte perdite, sia tra le madri sia tra i nascituri!».
Beneficiari del "Progetto" saranno tutte le Popolazioni della Diocesi
di Yagoua, in particolare i 15mila abitanti del Comune di Touloum e quelli delle
zone limitrofe, per un totale stimato di circa 400mila persone, che attualmente
non dispongono di un Ospedale con i "servizi specialistici" essenziali
funzionanti!
Il "Progetto" che presentiamo ("K 374"), ci aiuterà a realizzare il Reparto "Maternità" e "Pediatria"...