Novembre 2009: Da due anni in Italia!
30 Gennaio 2010: Funerale di Mamma Assunta
31 Maggio 2011: Venticiquesimo di Sacerdozio
Dai
nostri "inviati" in Brasile!
Padre Gian Paolo Gualzetti, Direttore del "Centro
Missionario Pime" di Milano,
e Monica Guglielmi, dell’"Ufficio Aiuto Missioni", hanno visitato,
lo scorso Novembre,
le Missioni dell’"Istituto" in Brasile. Una sintesi del loro
"diario di viaggio".
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P.
Gian Paolo Gualzetti e Monica Guglielmi
("Missionari del
Pime", Gennaio 2009)
Lettera agli amici di "Missionari del Pime", da P. Gian Paolo Gualzetti…
Brasile,
il mio primo viaggio da responsabile dell’"Ufficio
Aiuto Missioni".
Una bella opportunità per incontrare "confratelli" all’opera nella
"vigna" del Signore Gesù. Tre regioni, quelle fondate dal "Pime"
in questi 60 anni: "Amapà",
"Amazonas"
e "Brasile Sud".
La stessa lingua le accomuna, ma le realtà sono molto differenti. Per
risparmiare un po’, abbiamo fatto qualche chilometro in più in voli interni
(10.000 km.!), contraddizioni dell’economia. Per uno che viene dal Bangladesh
colpisce subito l’immensità degli spazi, la ricchezza delle risorse e le
poche persone che si incontrano per strada durante i trasferimenti da una città
all’altra. Però, ascoltando qua e là, sempre più mi convinco che la
Missione non è una questione di numeri e di spazi, ma di "relazioni":
"Dove c’è anche uno solo di questi piccoli io sono lì!", ci
ricorda il nostro Signore Gesù.
Approfittando di questa "traversata transatlantica", avevo programmato
alcuni giorni anche al Sud-Est, a Florianopolis,
nello Stato di Santa
Catarina, dove abbiamo
una Parrocchia, il nostro "Seminario di Filosofia", Padre
Paolo De Coppi produce
due riviste e libri per l’"animazione missionaria" e Padre ("pardon")
Monsignor
Giuseppe Negri è
"Vicario Episcopale" e prezioso amico. Nella valigia ho messo anche il
costume da bagno per un tuffo dalle stupende spiagge viste in cartolina (se c’è
tempo, perché no?). Ma il tempo "atmosferico" non ha collaborato,
anzi mi ha fatto molto riflettere. Piogge abbondanti, straripamento di fiumi,
smottamenti di colline, strade interrotte, case distrutte, vittime, ancora
"emergenza" per tante persone. "Castigo di Dio! Fine del
mondo!?".
Ma erano così "peccatori" le centinaia di persone che sono morte? È
proprio vero che il Dio di Gesù Cristo vuole il nostro male e dolore? Oppure
ancora una volta Gesù ci dice: "Non avere paura, io sono con te,
nonostante queste ‘calamità naturali’ io rimango fedele alla mia promessa,
non ti lascio solo, patisco con te la tua sofferenza, solitudine e lutto!".
Sono in tanti che si sono "fatti prossimo" come
"amplificatori" di questo messaggio di speranza che Gesù crocifisso e
risorto ci offre per sempre. A noi non dimenticarlo e farlo conoscere a chi
ancora è prigioniero di un "dio" che non è quello di Gesù Cristo.
Un grosso abbraccio alla "brasiliana", con molto affetto e calore!
DIARIO DI VIAGGIO…
San Paolo.
La prima cosa che percepiamo all’arrivo è la vastità di questa città di 18
milioni di abitanti, la più grande "metropoli" del Sud America: 80
km. per andare da un capo all’altro! È la città degli enormi contrasti e
delle smisurate "sperequazioni", troppo ricca e troppo povera allo
stesso tempo, con i palazzi moderni e le sconsolate "favelas"
arroccate sulle alture, popolate da un’umanità che sembra inaccessibile e che
invece non chiede nient’altro che di essere notata e guardata.
Girando per le Missioni cittadine del "Pime", troviamo Parrocchie dove
i Padri con dedizione si occupano di chi altrimenti sarebbe sempre e solo ai
margini di tutto. Un esempio è il "Cespat",
"centro di formazione professionale", seguito da Padre
Maurilio Maritano.
Qui 280 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni seguono corsi di
"serigrafia", informatica, inglese e altro per inserirsi nel mondo del
lavoro.
Ibiporã.
Secondo il programma fatto a casa, avremmo dovuto trascorrervi due giorni con Padre
Giorgio Pecorari,
referente del progetto di "adozioni" di Frutal. Ma, come sapete, Padre
Giorgio se ne è andato: è morto proprio qui a Ibiporã il 10 Ottobre scorso,
lasciando un grande vuoto nella Parrocchia e tanto affetto in chi lo ha
conosciuto. Qui ha lavorato anche Padre
Claudio Romano,
prematuramente mancato lo scorso anno. La visita al cimitero dove sono
sepolti insieme è per noi un incontro molto intenso, carico di riconoscenza e
di stima.
Posta su una collinetta, la casa del "Pime" da un lato ha il
"centro di animazione missionaria", dall’altro lato ha
"stanzette" per l’accoglienza dei "confratelli" malati e
anziani. Non manca niente per ritrovare pace, cure e serenità.
Mato Grosso del Sud. In questo stato nel Sud Ovest del Brasile, distese verdi senza fine ci regalano un senso di libertà e serenità. Nelle due ore e mezza di viaggio che separano l’aeroporto dalla Missione non incrociamo nessuno: non una macchina, non una persona, soltanto pascoli e spazi verdi a perdita d’occhio! Nella cittadina di Nioaque incontriamo i Padri Giancarlo Vecchiato e Pietro Anderloni. Con loro andiamo tra la gente, che non esita ad aprirci la propria casa e offrirci qualcosa di tipico della loro cucina (abbiamo gustato anche il famoso "churrasco", grosso spiedo di carne!).
Parà. Arriviamo di notte nello Stato Settentrionale del Parà. Nella città di Belem ci attende Padre Fabrizio Meroni, che svolge la sua attività presso il "Centro Culturale Diocesano". Padre Claudio Pighin ci accompagna per il resto della giornata e con lui visitiamo la "scuola di formazione per la comunicazione", dove 20 ragazzi imparano le nozioni utili nel settore "audiovisivo": come costruire un "Tg", gestire una "trasmissione radiofonica", eccetera. Non possiamo non entrare nell’ufficio di Padre Nello Ruffaldi, responsabile della "Pastorale Nazionale degli Indios", preziosa introduzione per le prossime tappe che ci attendono.
Macapà.
Ad accoglierci c’è il volto sorridente di Padre
Angelo Damaren. Al
mattino si parte con Padre
Sisto Magro, per visitare
un "insediamento agricolo" nel mezzo della foresta. Ci raggiunge Padre
Koltz Dennis, per la
"celebrazione eucaristica" nella "stanzetta" messa a
disposizione da una famiglia. Insieme ci dirigiamo verso Porto Grande dove ci
aspetta il "veterano" Padre
Angelo Consonni, con il
suo buon umore e un bel rimprovero per non avere con noi i sospirati
"sigari".
Padre Dante Bertolazzi
ci fa oltrepassare il "punto zero" dell’"equatore", luogo
di attrazione della città di Macapà, prima di inoltrarci tra i
"ponti", agglomerati di "palafitte" di legno collegate da
"passerelle", una città nella città.
Amazzonia. Il "polmone del mondo", la foresta più estesa del globo è sotto i nostri occhi! Con il naso attaccato al finestrino dell’aereo ammiriamo il Rio delle Amazzoni, che taglia questo immenso "tappeto verde" interrotto qua e là da "insediamenti" di piccole case. Manaus, la capitale, ci lascia ulteriormente stupiti. È una città moderna ritagliata in mezzo alla "foresta amazzonica", che ne lambisce tutta la "periferia". In mattinata partiamo con Padre Mario Missiato alla volta della Parrocchia di Santa Monica dove lavora Padre Felice Volpicella, con cui abbiamo un progetto di "adozioni a distanza" in una "scuola agricola". Nel pomeriggio andiamo a cercare Suor Sonia Sala, "Missionaria dell’Immacolata", che ha lavorato a lungo a Milano nella redazione di "Missionari del Pime". La troviamo nella nuova sede del "Noviziato", confinante con una "favela"; con lei incontriamo la gente e i bambini per le strade di questo "formicaio umano".
Parintins. All’aeroporto ci attende Padre Enrico Uggè. La cittadina di Parintins, situata su un’isola al centro del Rio delle Amazzoni, è davvero carina: fatta di case basse, "multicolore" e piena di gente in bicicletta. Approfittiamo dell’incontro settimanale dei Missionari del "Pime" con il Vescovo, Monsignor Giuliano Frigeni, per salutarli tutti quanti: fra loro Padre Antonio Pavan, a lungo Direttore del "Centro Pime" di Milano, e Padre Benito Di Pietro, responsabile del progetto di "adozioni" che in molti sostenete. Padre Uggè ci fa conoscere "Radio Alvorada", che da 40 anni serve Parintins trasmettendo notizie, musica, programmi informativi ed educativi.
Infine, la partenza... Abbiamo cercato di offrire un "colpo d’occhio" sugli incontri e sulle situazioni, per rendere l’idea del grandissimo lavoro che i Missionari del "Pime" fanno in questa terra, per e con la sua gente. Ci siamo riusciti? "Atè logo!"!!