HAITI: "EMERGENZA" INFINITA

PRECEDENTE     Il "Nunzio": «Il "sostegno" più efficace?     SEGUENTE
Acquistare "prodotti locali"»

Mons. Bernardito Auza:
«Davanti all’"impotenza" dei "pubblici poteri",
la "Chiesa" ha messo a disposizione le proprie "strutture".
Dalla "Cei", due "milioni" per ricostruire le "scuole cattoliche"».

Ad Haiti, profughi in cammino nella strada allagata, tra alluvioni e terremoto...

Dal nostro inviato a Port-au-Prince, Paolo Lambruschi
("Avvenire", 28/3/’10)

«Le cose qui devono cambiare», disse Giovanni Paolo II, nel 1983, durante la sua "visita" ad Haiti. «Una "frase" citata ancora da "politici" ed "intellettuali" haitiani, anche a sproposito, ma più che mai attuale», ricorda il "Nunzio" Bernardito Auza, uno dei più profondi conoscitori di questa "Repubblica" degli "schiavi africani" che, ribellatisi a Napoleone, guadagnarono l’"indipendenza" dalla Francia già nel 1804. La "Santa Sede" fu la prima a riconoscerla nel 1824. Il "Nunzio" considera la "frase" di Giovanni Paolo II l’"epigrafe" della settimana che si apre, decisiva perché il 31 Marzo a New York si terrà la "Conferenza" degli "Stati donatori": «Lancio un "appello" ai "Governi", riprendendo la frase di Benedetto XVI: non lasciamo sola Haiti». Davanti al crollo delle "istituzioni statali", la "Chiesa", unica realtà rimasta, ha messo le proprie "strutture" a disposizione. E dal discusso "Presidente" Preval fino alla "società civile", passando per "diplomatici" e "Ong", in questi due mesi la "Nunziatura" è stata per tutti un riferimento.
«In questa fase – puntualizza Auda – il "Governo" resta debole. Due settimane fa il "Presidente" mi ha chiesto di riattivare le nostre "scuole", dato che il 90 per cento degli "istituti statali" è inagibile, e i nostri "ospedali", che sono i migliori. Mercoledì il "Ministro" degli "Esteri" ha ammesso che non hanno il "controllo" della situazione. Ci sono problemi enormi che si assommano a quelli già esistenti. Ne cito alcuni: il "Governo" non ha "uffici" perché i "palazzi" sono crollati e ci sono 1,2 milioni di "sfollati" in "tende" collocate in zone a forte "rischio" con la "stagione" delle "piogge" che sta per avviarsi. Si deve spostare la gente e non si sa dove metterla. Inoltre il mese scorso le entrate dello "Stato" sono crollate dell’80% e mancano i soldi per pagare i "dipendenti pubblici". Senza contare che Haiti non ha "esercito" e la "sicurezza" è diventata un problema molto serio».

Cosa si aspetta dalla "Conferenza"?

«Il "Governo" ha chiesto 11,5 miliardi di "dollari", forse una "sotto-stima". Questo "Paese" era già al "collasso" prima del "terremoto". Non c’era un sistema di "giustizia", il 40% dei bambini non andava a "scuola". L’80% della popolazione non lavorava o non aveva lavori "stabili". C’erano poche strade. Va detto che Haiti si stava risollevando, dopo le "alluvioni" del 2008. Allora non bisogna solo ricostruire, la "Conferenza" può essere un’occasione per cambiare».

Cosa occorre?

«Un intervento per lo "sviluppo integrale", non "assistenzialismo". Vanno chieste "trasparenza" e "rendicontazioni" precise al "Governo". E poi, ad esempio, "riforestare" e investire sull’"agricoltura" e le "infrastrutture". Solo così si potrà "decentrare" la gente di Port-au-Prince nel resto del "Paese". Poi devono ripartire la "sanità" e l’"istruzione". La "Chiesa" farà la sua parte. A chi mi chiede cosa serve, dico di non portare "aiuti", ma di acquistare "prodotti locali". E userò i due milioni di "euro" donati dalla "Cei" per ricostruire le "scuole cattoliche" distrutte e pagare le "rette" agli "studenti". Infine, bisogna attirare gli "investimenti" con la "riforma" della "giustizia"».

Anche la "Chiesa" va ricostruita. È ormai questione di settimane la nomina del nuovo "Arcivescovo" della "capitale", mentre la "Cattedrale" e i "Seminari Maggiori" sono stati inseriti dal "Governo" tra i "siti" da ricostruire dai grandi "donatori". La "sfida" si sposta a New York: Port-au-Prince nel 1949 era la "perla" dei "Caraibi" e ospitava l’"Expo". Oggi, dal terrazzo della "Nunziatura", in cima al "Morne Calvaire", si vede solo un "girone infernale", mentre sembra di risentire le "parole" di Giovanni Paolo ai "fratelli haitiani"».