Le
"testimonianze" di alcuni "Padri" del "Pime",
che hanno seguito le "orme" di Padre Clemente,
e che a lui devono la loro "Vocazione".
Anna
Pozzi
("Missionari
del Pime", Giugno-Luglio 2011)
«Caro Padre
Clemente, ricordo di
averti "incontrato" la prima volta nel 1983, quando alcuni Padri del "Pime"
vennero ad Agrate a parlare delle tue "meraviglie" Missionarie! Quel
giorno, notai una cosa: pur essendo lontano, la tua presenza era molto forte e
sentita tra noi. Com’era possibile questa vicinanza, quando nessuno di noi ti
aveva mai visto?». Non è il solo, Padre
Ferruccio Brambillasca, a porsi questa domanda. Lui,
Missionario
del "Pime", originario di Agrate Brianza
come Padre Clemente, ha avuto uno stretto rapporto "Epistolare" con il
suo Concittadino, che lo ha accompagnato ed ispirato durante gli anni della
Formazione in Seminario. «Io condividevo con te la mia esperienza in Seminario,
e le difficoltà che ognuno di noi incontra quando intraprende la strada della
Missione!». Ed aggiunge: «A quelli che mi chiedono che cosa hai rappresentato
per me, io rispondo: Padre Clemente è stato un vero comunicatore di esperienze!
La tua gioiosa testimonianza Missionaria, la tua perseveranza alla Chiamata di
Dio ed il tuo amore per la Missione sono valori di cui ancora oggi abbiamo
bisogno... La tua vita, caro Clemente, è stata una comunicazione autentica e
vivente! Spero che questa comunicazione non cessi mai, e continui a suscitare
nuovi "ascoltatori" della Missione!».
Ed in effetti così è successo, almeno stando alle molte testimonianze di Padri
del "Pime" che hanno seguito le sue orme! Nessuno che l’abbia
incontrato personalmente, molti che ne sono stati "ispirati". Come Padre
Claudio Corti, attualmente Missionario nel "Nord" della
Thailandia:
«Padre Vismara è stato un’ispirazione per tutti noi Seminaristi
"Minori" a Sotto il Monte. Si parlava e fantasticava spesso di lui e
delle sue bellissime "Lettere". Agli inizi degli "Anni
Ottanta", ricordo di aver "fatto a gara" con Padre
Fabrizio Calegari per avere per primo il Libro delle "Lettere"
di Padre Vismara, allora appena pubblicato!».
Oggi, Padre Claudio ha a che fare con l’eredità "vivente" di
Vismara! «Nella Missione di Fang,
in Thailandia – dice – , c’è un Villaggio di Cattolici "Shan",
che sono stati tutti Battezzati da Padre Vismara! Lo ricordano con nostalgia e
affetto, e hanno deciso di costruire una Chiesetta e di intitolarla a "San
Clemente Papa", in attesa della "Beatificazione"
di Padre Vismara! Ho preparato un’Immaginetta con la sua Storia in Lingua
"Thai", "Lahu" ed "Akha", così che la gente che
lo ha conosciuto lo possa ricordare e pregare!».
Anche Padre Piero Masolo,
Responsabile del Settore "Animazione
Missionaria" del
"Centro
Pime" di Milano,
è rimasto affascinato dalla figura di Vismara in una fase molto delicata di
discernimento.
«Nel 1999, sono stato in India da
Padre
Augusto Colombo! Lì è nata una domanda dentro di me: la vita dei
Missionari che sono qui davanti a me non potrebbe essere la mia? Ho risposto di
"Sì"! Ho cominciato a leggere dei Libri, tra cui le "Lettere"
di Padre Clemente. Ero affascinato da questo personaggio, dal suo senso dell’avventura,
dal fatto che fosse una persona felice, con una grande passione per la Missione
e per gli altri, uno straordinario senso dell’ironia ed un grande Scrittore.
Un Brano mi è rimasto nel cuore: "Invecchio senza accorgermi e di certo
morrò senza rimorsi, ché uomo allegro il Ciel l’aiuta!". Leggere il
Libro giusto nel momento del discernimento non è una cosa indifferente. Ti
cambia la vita! Così è stato per me. Padre Clemente ha avuto un ruolo
importante, perché decidessi di entrare nel "Pime". E sono contento!
Come lui!».