Il "dono" del "Beato" Vismara!
Il
"Grazie" del "Superiore Generale" del "Pime",
Padre Zanchi,
per il "dono" della "Beatificazione" di Padre Clemente,
uomo "straordinario" nell’"ordinario".
P.
GIAN BATTISTA ZANCHI
("Missionari
del Pime", Agosto-Settembre 2011)
Domenica 26 Giugno ho partecipato
alla Liturgia della Beatificazione
del nostro Padre
Clemente Vismara, a Milano,
e Lunedì 27 all’Eucaristia di Ringraziamento ad Agrate
Brianza! Voglio dire
il mio e nostro "Grazie"
al Signore, prima di tutto per il dono di questo nuovo "Beato". Si
tratta di un dono del tutto gratuito, quasi inatteso. Un dono per la Chiesa
di Milano, per Agrate, Paese Natale, e per tutti noi del "Pime".
Voglio, inoltre, dire il mio "Grazie" a tutti coloro che hanno
collaborato per far emergere la bellezza di questo Confratello e in particolare
alla Chiesa del Myanmar,
che ancora conserva lo stupore e la meraviglia di un annuncio che cambia la
vita.
Ma oltre al doveroso "Grazie", permettetemi alcune semplici
considerazioni...
La prima! Padre Clemente è stato un Missionario
"straordinario" nell’ "ordinario". Ha vissuto la vita di
sempre con lo stesso spirito di Fede, lo stesso ottimismo e con lo stesso
entusiasmo della prima volta. Diceva: «A me basta amarli come li ama Dio...
Amare senza pretendere di essere amato, donare senza aspettarsi
riconoscenza...». Come vivere questo ideale, in mezzo a situazioni di grande
sofferenza e di estrema povertà? Con semplicità! Padre Clemente confida, in
una "Lettera", dove trova la forza per restare fedele ed ottimista:
«Soprattutto pregavo molto, perché capivo che solo con l’aiuto di Dio avrei
potuto sopravvivere in quella desolazione e isolamento assoluto!».
Il Cardinale
Tettamanzi, nella sua
"Omelia", ha sottolineato la «grandezza della piccolezza
Evangelica». Forse è vero, allora, che anche noi possiamo diventare
"Beati" a condizione di conservare dentro di noi vivo il desiderio di
guardare costantemente al Cielo, di lavorare per qualcosa di più grande, di
fare sacrifici per far contenti gli altri... in modo semplice!
Una seconda considerazione! Qualcuno potrebbe obiettare che Padre Vismara è
stato solo un buon "Brianzolo", efficace ed efficiente, come un vero
"Pimino": cercare mezzi per fare opere e compiere del bene. Da solo ed
isolato da tutti gli altri. Va certamente detto che Padre Clemente era figlio
del suo tempo: tempo di fatica, di sacrifici, di estrema povertà. Nella sua
lunga vita è rientrato solo una volta in Italia,
segno di una totale disponibilità al Signore e alla Sua Provvidenza. Allora non
esistevano certo le "Onlus", od altri "Organismi" che
finanziavano Progetti. Anche i rapporti fra le Chiese, i Cristiani, i Paesi d’origine
e i Missionari in giro per il Mondo erano molto diversi.
Va, inoltre, notata la sua grande disponibilità ed obbedienza, quando il
Vescovo gli propone di cambiare Missione!
Padre Clemente era a Monglin
da 31 anni, ed il Vescovo gli chiese di trasferirsi a Monping,
distante 225 chilometri, dove c’era ancora tutto da fare. E lui disse al
Vescovo: «Non ti chiedo nemmeno perché mi sposti, tu sei il Vescovo ed io
obbedisco! Vuoi che venga via subito, o mi dai qualche giorno per prepararmi?».
Più tardi, annoterà: «Ho obbedito perché sono convinto che, se faccio di
testa mia, sicuramente sbaglio... Si tratta di ricominciare da capo! La cosa
più faticosa è la freddezza della gente. Credete che io abbia a perdere le
staffe? Mai! Sarà come Dio vuole! Fiorisci dove Dio ti ha piantato!».
Certo, molto della "Beatitudine" di Padre Clemente è frutto dei suoi
"Scritti", del modo semplice e genuino di comunicare la sua vita, le
sue esperienze, la sua Fede. Mi pare che anche in questo ci sia di esempio e di
stimolo, nel voler raccontare quel Dio che compie grandi cose nella nostra vita;
nel cercare di vedere la nostra stessa vita, i fatti che ci capitano, con gli
occhi di Dio. Padre Clemente era un Prete, un Missionario entusiasta della sua
Vocazione, che raccontava la sua vita con un talento particolare, quasi da
Poeta, ma interpretandola sempre alla luce di quella Fede che «rende gioiosa la
vita, perché ci aiuta a confidare nel Signore»!
Il "Beato" Clemente Vismara interceda per tutti noi, ed ottenga nuove
Vocazioni Missionarie! Facciamo nostra la Preghiera della Veglia in Preparazione
alla Beatificazione: «O Signore, ricco di compassione e di Grazia, trasmetti
anche a noi lo Spirito che hai donato a Padre Clemente e, nelle prove di ogni
giorno, donaci la serenità del cuore e la gioia, che nascono dall’abbandono
alla tua volontà!».