P. CLEMENTE VISMARA

PROGETTO VISMARA: Ricostruzione Orfanatrofio colpito dal Terremoto
BEATIFICAZIONE: un Video, un aiuto! 26 Giugno 2011: P. VISMARA BEATO

P. Clemente Vismara: Il Santo dei bambini

P. Clemente Vismara (foto)
Lettera di P. Zanchi sulla Beatificazione di P. Vismara
BLESSED CLEMENT VISMARA: Video from the U.S.A
Causa di Beatificazione: Testimonianza di P. Rizieri Badiali

Intervista di P. Gheddo a P. Badiali -Audio

Ma noi la bellezza l'abbiamo dentro...

PADRE CLEMENTE VISMARA

RACCONTO:  PARTE I   PARTE II

Evangelizzare, cioè insegnare a lavorare - Birmania, Aprile 1939

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l’"orfano" che diventò «Patriarca»

"Missionario" del "Pime", per 65 anni, nel "Paese Asiatico".
Ha «liberato» migliaia di "ragazzi".

Fedeli e Sacerdoti in Preghiera, durante la Cerimonia di Beatificazione, in Piazza Duomo, a Milano! BEATO PADRE CLEMENTE VISMARA, PREGA PER NOI... Don Serafino Morazzone, Sr. Enrica Alfieri e P. Clemente Vismara: i tre nuovi Beati della Chiesa Ambrosiana!

Gerolamo Fazzini
("Avvenire", 26/6/’11)

La guarigione improvvisa, totale ed inspiegabile di un ragazzo Birmano, Joseph Tayasoe, caduto da un albero e in coma per quattro giorni, è il Miracolo che, nel 1998, a dieci anni dalla Morte di Padre Clemente Vismara (avvenuta il 15 Giugno 1988, a Mong Ping, in Myanmar), ha permesso il definitivo via libera alla "Beatificazione" del Missionario del "Pime". Ma non meno singolare e sorprendente è l’esistenza stessa di questo Religioso. Il quale, nel 1978, alla veneranda età di ottant’anni, scriveva: «Tra vittorie e sconfitte, mi trovo sul campo da 55 anni e sempre battagliero! La vita è fatta per esplodere, per andare più lontano... Se rimane costretta entro i suoi limiti non può fiorire, se la conserviamo solo per noi stessi la si soffoca!».
Chi lascia un
"Testamento Spirituale" del genere – ne converranno i "Lettori" – , è una persona fuori dal comune.
Vismara lo è, a pieno titolo: basti ricordare che si è speso, per ben 65 anni, tornando in Italia una sola volta, nel famigerato «Triangolo d’Oro», quell’area pericolosa che sta tra la
Birmania (oggi Myanmar), la Thailandia e il Laos. Nell’arco di un’intensa vicenda Missionaria che ha pochi eguali (parola di un "Cronista" di razza, quale Giorgio Torelli), Padre Vismara ha accolto, sfamato, istruito, educato alla Fede e allo sviluppo integrale quattro generazioni di ragazzi: oltre diecimila giovani, alcuni dei quali "comprati" (nel senso "letterale" del termine), pur di sottrarli a un destino di abbandono e solitudine. Una condizione che Padre Vismara conosceva benissimo, essendo egli stesso rimasto orfano di entrambi i genitori all’età di sette anni.
La sua passione Educativa, la sua cordialità – lo chiamavano «il Prete che sorride» – , la sua instancabile vitalità – ha cotto con le sue mani qualcosa come 750mila mattoni per costruire case, Chiese, Orfanotrofi... – hanno fatto sì che la Chiesa Locale lo indicasse come «Patriarca della Birmania». Non che sia stato un gioco conquistarsi sul campo un titolo del genere. Anzi!
Scriveva Padre Vismara, nel 1974: «Sono ormai cinquant’anni che mi trovo in Birmania, e questa gente ancora non è persuasa che io sia un galantuomo, e non un sovversivo!». Eppure – annota Padre Clemente, ripercorrendo con il suo stile scanzonato decenni di tormentata Storia della Birmania – «c’erano gli Inglesi, sono scappati e io rimasi sul posto! Vennero i Cinesi, sono scappati e io rimasi sul posto. Vennero i Siamesi, sono scappati e io rimasi sul posto. Vennero i Giapponesi, sono scappati e io rimasi sul posto. Tornarono gli Inglesi, sono scappati e io rimasi sul posto. Vennero i Birmani, e io mi trovo ancora sul posto: e per quante restrizioni possano mettermi, non intendo cedere alla mia consegna!». «Naturalmente – è il "finale" – dubito della mia fortezza, ma oggi come oggi intendo morire con lo zaino in spalla!».
In questa ostinata, "Santa" fedeltà c’è tutto il "Brianzolo" Vismara – nato ad
Agrate Brianza, il 6 Settembre 1897; Alunno del Seminario di Seveso nel 1913, dove matura la decisione di farsi Missionario; entrato nel "Pime" ("Pontificio Istituto Missioni Estere") nel 1920, Ordinato Prete il 26 Maggio 1923. Ma Padre Clemente, così tenace nella sua fiducia nella Provvidenza – come hanno testimoniato le Suore di "Maria Bambina", che gli sono state accanto – , è lo stesso che dalla Fede incrollabile attinge uno sguardo ironico sulla vita, perfino su se stesso. Al punto da scrivere: «Speranze ne ho: l’ambiente è buono! Eppure? Mi manca una cosa che non so trovare, la quale dia l’ultimo spintone e cacci tutta questa gente nell’ovile! Che può essere? Il non trovarla mi è di tormento. Forse che io non sia ancora riuscito a "convertire" me stesso? Ci fosse qui un "Santo", forse per lui sarebbe cosa da nulla!». Oggi, 26 Giugno 2011, onoriamo un "Santo", che non sapeva di esserlo!