Conferenza Episcopale Italiana
Lettera
I - LE DOMANDE CHE CI UNISCONO | II
- |
III - COME INCONTRARE IL DIO DI GESÙ CRISTO |
1. FELICITÀ E SOFFERENZA | 6. GESÙ | 11.
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2. AMORE E FALLIMENTI | 7. IL CRISTO | 12. L’ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO |
3. LAVORO E FESTA | 8. DIO PADRE, FIGLIO E SPIRITO | 13. I SACRAMENTI, LUOGO DELL’INCONTRO CON CRISTO |
4. GIUSTIZIA E PACE | 9.
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14. IL SERVIZIO |
5.
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10.
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15.
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9.
La
vita del Dio Trinità, che è amore, si partecipa agli uomini radunandoli in una
comunità, che è
La
comunità dei fratelli
Nel
Vangelo di Matteo, Gesù parla esplicitamente della sua “Chiesa”, che egli
fonderà sulla fede di Pietro.
Secondo
Luca, autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli,
Nella
festa di Pentecoste, il cinquantesimo giorno dopo
La
comunità inviata in missione
L’autore
degli Atti degli Apostoli ricostruisce le tappe della prima missione della
Chiesa nel mondo ebraico, presentandone i protagonisti e il metodo. Dio sta
all’origine della missione cristiana. Per mezzo di Gesù Cristo, il Figlio
“inviato” dal Padre, il dono dello Spirito Santo abilita tutti i credenti a
proclamare il Vangelo della salvezza a ogni creatura umana, senza distinzione di
religione, etnia e cultura. Destinatari della missione sono tutti gli esseri
umani, da Israele ai popoli pagani.
La
missione si attua mediante l’annuncio e la testimonianza resa con la parola e
con la vita. Essa corrisponde alla volontà di Dio, che è stata profeticamente
annunciata nella storia di Israele - testimoniata nei libri dell’Antico
Testamento - e si compie per mezzo di Gesù Cristo e il dono dello Spirito
Santo. Il contenuto dell’annuncio è Gesù di Nazaret, condannato a morte
dagli uomini, ma risuscitato da Dio: in lui si compiono le promesse divine,
presenti nelle Sacre Scritture, e si apre l’accesso alla salvezza a tutti i
possibili cercatori di Dio. L’annuncio sfocia nell’invito alla conversione
per ricevere il perdono dei peccati e il dono dello Spirito Santo, garanzia
della salvezza definitiva, cioè di una vita piena e felice nel tempo e per
l’eternità.
La
comunità dei credenti in Gesù Cristo
Lo
Spirito donato da Dio per mezzo di Gesù risorto è la fonte dei diversi carismi
e compiti, che esprimono e realizzano la vitalità dell’unica Chiesa, corpo di
Cristo. L’amore comunicato dallo Spirito Santo tiene uniti tutti i membri
della Chiesa. Per la nascita e la crescita della Chiesa, Dio ha stabilito il
ministero degli apostoli, dei profeti e dei maestri. Nella tradizione di san
Paolo questa varietà di ministeri al servizio della Parola e della guida della
Chiesa è donata dal Signore risorto perché tutti i credenti partecipino alla
crescita del suo corpo nell’unità e nell’amore.
Nella
vita della Chiesa la fede dei suoi membri assume diverse forme, legate agli
stati di vita e ai doni ricevuti da Dio. Queste forme manifestano la ricchezza e
la varietà dell’esperienza cristiana, radicata nella partecipazione alla vita
dell’unico Signore Gesù, il Cristo, capo della Chiesa edificata sulla parola
degli “apostoli e profeti”. Mediante la proclamazione del Vangelo tutti i
popoli sono chiamati a far parte di questa Chiesa, corpo di Cristo.
Nella
stessa tradizione di san Paolo si vive l’esperienza della Chiesa come famiglia
di Dio, guidata dai pastori che rendono viva e attuale la tradizione
dell’apostolo. Essi esercitano un ruolo di sorveglianza (“episcopé”) e
saranno chiamati vescovi, con caratteristiche che si preciseranno sempre di più
sul fondamento di ciò che è già presente nelle comunità apostoliche delle
origini.
Entrare
nella Chiesa mediante la fede in Gesù e la conversione del proprio cuore,
testimoniate nel battesimo, acquisendo atteggiamenti di amore verso tutti;
accettare la guida dei pastori che annunciano
La
comunità di amici e la “sposa dell’Agnello”
Secondo
il Vangelo di Giovanni i credenti in Gesù Cristo, Figlio di Dio, formano una
comunità di amici, tenuti insieme, come tralci nella vite, dal comandamento
nuovo dell’amore, che ha la fonte e il modello nel dono che Gesù fa della sua
vita. Come Gesù i discepoli sono consacrati mediante l’amore e lo Spirito
Santo, per essere inviati nel mondo. L’unità di tutti i credenti si fonda
sulla preghiera di Gesù, che chiede al Padre che essi siano una cosa sola,
partecipando allo stesso dinamismo di amore che costituisce la comunione tra lui
e il Padre.
Per
l’autore dell’Apocalisse la comunità dei fedeli segue Gesù, l’Agnello
ucciso ma ora vivo, senza compromessi con il potere idolatrico, fino al
martirio. Sullo sfondo della nuova creazione, il profeta di Patmos immagina
Proprio
in quanto è la sposa dell’Agnello,
Questa
è la vera luna.
Dall’intramontabile
luce dell’astro fraterno
ottiene
la luce dell’immortalità e della grazia.
Infatti
ma
della luce di Cristo.
Trae
il suo splendore dal sole della giustizia,
per
poter poi dire:
Io
vivo, però non son più io che vivo,
ma
vive in me Cristo!
(Sant’Ambrogio, Hexaemeron 4, 8, 32).